venerdì 1 agosto 2014

Un po’ della proposta democratica nel progetto comunale sul Welfare civico


Nella presentazione del proprio «SIWeC – Sistema integrato di Welfare Civico», il sindaco di Cantù ha dichiarato, con soddisfazione, la natura inedita del proprio progetto passato al primo vaglio dei tecnici di Fondazione Cariplo, che ora lo analizzeranno al fine di valutarne la fattibilità.

Premettiamo che ci riteniamo soddisfatti del primo passo percorso da tale progetto, che abbiamo già definito positivo, perché coinvolge importanti realtà associative e lavorative della nostra città, quali le cooperative di tipo B, molto qualificate, e anche perché è il prodotto di una vasta e qualificata competenza maturata da decenni nel comprensorio canturino, che coinvolge otto comuni nel difficile impegno di garantire un servizio d’assistenza di qualità.

Tale sistema prevede anche un modello di compensazione tra commercianti e famiglie in difficoltà, di cui il Comune diviene il garante e il facilitatore. Tale sistema, lungi dall’essere inedito, è ampiamente utilizzato in diversi comuni italiani, ed è stato recentemente illustrato da Marco Patrini, uno dei relatori nel Convegno organizzato dal Partito democratico canturino, svoltosi lo scorso aprile, presente anche la dottoressa Bernareggi, dirigente del settore assistenza del Comune. Tale sistema prevede una compensazione tra crediti che l’amministrazione vanta nel confronto di commercianti, che scontano tali crediti fornendo buoni d’acquisto per famiglie in difficoltà. A tale idea, la proposta del Partito democratico associava anche la possibilità di garantire uno scambio tra servizi lavorativi gratuiti e buoni spesa forniti dal Comune in determinati centri commerciali cittadini.

La citiamo di seguito:

 

L’ente comunale, potrebbe, anche, avviare interventi di supporto al reddito familiare costruendo accordi con la distribuzione presente in città, per mezzo di buoni spesa. Tali buoni spesa verrebbero emessi in favore di quanti (disoccupati, famiglie in difficoltà, inoccupati) potrebbero svolgere lavori volontari presso i centri commerciali comunali. Le aziende disporrebbero di un supporto lavorativo importante. I lavoratori attualmente impegnati sarebbero alleggeriti da carichi di lavoro molto pesanti.  Famiglie in difficoltà potrebbero fare la spesa e coprire almeno il proprio fabbisogno alimentare. Il tutto senza alcun esborso di denaro. La presa in carico e l’organizzazione di tali impegni non dovrebbe essere diversa da quella degli attuali volontari civici. La proposta è stata presentata da Marco Patrini, relatore al convegno sul tema del commercio.

 

La prova di tale proposta la si evince dal nostro blog, nel quale avevamo segnalato il risultato dell’intero convegno democratico sul lavoro:


Ecco un esempio di come abbiamo voluto costruire un’iniziativa che non si limitasse ad affrontare teoricamente un tema, ma si concretizzasse con un seguito di altre proposte e informazioni, utili per chi alla ricerca di una soluzione al proprio problema lavorativo.

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