Nella
presentazione del proprio «SIWeC – Sistema integrato di Welfare Civico», il
sindaco di Cantù ha dichiarato, con soddisfazione, la natura inedita del proprio
progetto passato al primo vaglio dei tecnici di Fondazione Cariplo, che ora lo
analizzeranno al fine di valutarne la fattibilità.
Premettiamo
che ci riteniamo soddisfatti del primo passo percorso da tale progetto, che
abbiamo già definito positivo, perché coinvolge importanti realtà associative e
lavorative della nostra città, quali le cooperative di tipo B, molto
qualificate, e anche perché è il prodotto di una vasta e qualificata competenza
maturata da decenni nel comprensorio
canturino,
che coinvolge otto comuni nel difficile impegno di garantire un servizio
d’assistenza di qualità.
Tale
sistema prevede anche un modello di compensazione tra commercianti e famiglie
in difficoltà, di cui il Comune diviene il garante e il facilitatore. Tale
sistema, lungi dall’essere inedito, è ampiamente utilizzato in diversi comuni
italiani, ed è stato recentemente illustrato da Marco Patrini, uno dei relatori
nel Convegno organizzato dal Partito democratico canturino, svoltosi lo scorso aprile,
presente anche la dottoressa Bernareggi, dirigente del settore assistenza del
Comune. Tale sistema prevede una compensazione tra crediti che
l’amministrazione vanta nel confronto di
commercianti, che scontano
tali crediti fornendo buoni d’acquisto per famiglie in difficoltà. A tale idea, la proposta del
Partito
democratico associava anche la possibilità di garantire uno scambio tra servizi
lavorativi gratuiti e buoni spesa forniti dal Comune in determinati centri
commerciali cittadini.
La
citiamo di seguito:
L’ente
comunale, potrebbe,
anche, avviare interventi di supporto al reddito familiare costruendo accordi
con la distribuzione presente in città, per mezzo di buoni spesa. Tali buoni
spesa verrebbero emessi in favore di quanti (disoccupati, famiglie in
difficoltà, inoccupati) potrebbero svolgere lavori volontari presso i centri
commerciali comunali. Le aziende disporrebbero di un supporto lavorativo
importante. I lavoratori attualmente impegnati sarebbero alleggeriti da carichi
di lavoro molto pesanti. Famiglie in
difficoltà potrebbero fare la spesa e coprire almeno il proprio fabbisogno
alimentare. Il tutto senza alcun esborso di denaro. La presa in carico e
l’organizzazione di tali impegni non dovrebbe essere diversa da quella degli
attuali volontari civici. La proposta è stata presentata da Marco Patrini,
relatore al convegno sul tema del commercio.
La
prova di tale proposta la si evince dal nostro blog, nel quale avevamo
segnalato il risultato dell’intero convegno democratico sul lavoro:
Ecco
un esempio di come abbiamo voluto costruire un’iniziativa che non si limitasse
ad affrontare teoricamente un tema, ma si concretizzasse con un seguito di
altre proposte e informazioni, utili per chi alla
ricerca di una soluzione al proprio problema
lavorativo.
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