Il direttivo del Partito democratico si è riunito nella giornata del 17
giugno per valutare la posizione da assumere in vista del prossimo
ballottaggio.
È stata ribadita la convinzione che la forma dell’apparentamento tra LIC e
centrosinistra rappresentasse la più razionale soluzione, il miglior strumento
per giungere all’obiettivo di unirci e sconfiggere la destra cittadina.
A nostro parere la forma in cui un accordo poteva essere
definito in modo lineare e trasparente sarebbe stata quella prevista dalla legge,
nella configurazione istituzionale da essa definita, e che avrebbe rappresentato
un effettivo reciproco riconoscimento e una pari dignità, oltre che avrebbe
dato vita a un cambio di modello politico, in grado di recuperare parte
dell’astensionismo registrato al primo turno.
La nostra assemblea del 14 giugno ci aveva dato anche mandato di specificare che non
avanziamo richieste in merito a posizioni di potere, assessorati, poltrone di
ogni genere. Ci interessa solo il bene della città, ad esso guardiamo,
con il massimo spirito di servizio.
Ciò detto, dobbiamo registrate con grande rammarico che da parte di LIC non
vi è stata la disponibilità ad accogliere in un accordo politico d’alleanza l’intera
coalizione del centrosinistra, Partito democratico e lista Vola Cantù. Quindi,
così stante la situazione, come Partito democratico non daremo alcuna
indicazione di voto. I nostri elettori sono cittadini liberi di esprimersi come
preferiscono. Noi ci siamo prodigati perché tale alleanza si realizzasse;
tuttavia speriamo che gli sforzi di convergenza che abbiamo registrato potranno
essere la base di un impegno di raccordo politico che sia in grado di portarci
in futuro a superare tali ostacoli, avvicinando così l’obiettivo della
costruzione di una futura alleanza in grado di competere a parità di forze con
una destra tornata unita e quindi molto temibile.
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