mercoledì 24 febbraio 2016

Regione Lombardia, né dentiere né diritto di culto...


Oggi la Corte costituzionale, all'unanimità, ha annullato la legge farlocca con la quale Maroni e la destra regionale volevano impedire la costruzione di luoghi di culto, e non solo di moschee, di ogni culto, nel territorio lombardo. Contro questa legge si erano pronunciati, non solo le comunità musulmane, ma anche la Chiesa milanese, per voce dell'arcivescovo Angelo Scola, e l'intero centrosinistra lombardo.
Ora, finalmente, una legge che era evidentemente antiliberale è stata annullata.
Le difficoltà che quella legge frapponeva a chi avesse voluto costruire o ampliare un luogo di culto erano tali che diventava pressoché impossibile persino allargare l'edificio di un oratorio.
E quindi, per impedire la costruzione di alcuni luoghi di culto musulmani si penalizzava chiunque avesse intenzione di creare un centro di culto religioso.
Una legge del genere avrebbe fatto ridere chiunque in uno stato libero, come Gran Bretagna o Stati Uniti. In Lombardia è stata invece pensata e votata da una classe politica vuota e priva di qualsiasi spessore costituzionale.
Ora questa bocciatura riaprirà anche l'iter con il quale era stata avviata la costruzione del centro di culto in via Milano a Cantù. E qui siamo davvero curiosi di vedere come si comporterà l'amministrazione cittadina, alla ricerca di un consenso proprio tra quanti di quella moschea farebbero volentieri a meno.
Su quel progetto ci eravamo espressi criticamente, per le modalità con il quale era stato avviato, e per la localizzazione, che voleva un centro religioso di fatto all'interno di una zona industriale.
Ma questo è un aspetto amministrativo, che avrà il tempo di essere valutato dagli attuali governanti cittadini.
Resta la figura misera di una classe politica ragionale che si è mortificata alla ricerca di un consenso sbagliato e a costo altissimo, ora che la sua legge è stata annullata.
In fatto di costituzione e diritti, i leghisti lombardi e il loro seguito di partitini di destra hanno dimostrato una pessima competenza, scarsa lucidità e scarse risorse culturali.
Ma il fatto è che proprio in questi giorni la medesima casse dirigente leghista sta dimostrando di essere coinvolta in uno scandalo, quello delle dentiere per tutti, davvero imbarazzante e inquietante.
I cittadini lombardi forse non chiedevano a Maroni una preparazione da costituzionalista, ma almeno che i suoi amici e compagni di partito non facessero la cresta sulle dentiere. E invece niente: né diritti né dentiere.

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