mercoledì 9 dicembre 2015

In attesa che arrivi la pioggia. Alcune proposte per l'attuale inquinamento dell'aria


(dati odierni sul Mp10, dati ARPA: sempre superiori ai limiti accettabili)

Da giorni, settimane ormai (almeno due) le condizioni climatiche e l'alta pressione atmosferica in particolare hanno consentito un aumento sensibile e pericoloso di inquinanti nell'aria che respiriamo in Lombardia e a Cantù.
Sarebbe fin troppo facile approfittare di questa situazione (non eccezionale) per mettere in difficoltà una maggioranza cittadina che non ha bisogno di aiuti particolari per dimostrarsi in affanno

Non avanzeremo quindi proposte inapplicabili in una condizione di emergenza quale l'attuale, né accuseremo l'amministrazione di scarso impegno ambientale, né minacceremo azioni legali nelle "sedi di competenza", poiché "le amministrazioni locali hanno precise responsabilità in merito alla questione della tutela ambientale" (sono le parole che l'attuale sindaco pronunciava contro altre amministrazioni in passato, quando sedeva nei banchi del'opposizione).
Ci limiteremmo a segnalare un rischio effettivo e dei dati che a nostro parere tutti dovremmo tenere in considerazione.
Da settimane, il particolato Mp10 soluto in aria supera i 50  µg/m³. Si tratta di un pericoloso aerosol che insidia soprattutto giovani ed anziani. La sua presenza superiore ai 50  µg/m³ non è ammessa oltre i 35 giorni l'anno. Quando ci si avvicina a questa soglia, i competenti organi politici dovrebbero attuare iniziative di riduzione delle emissioni. Il Comune di Como e quello di Milano stanno già pensando a tali iniziative, riducendo i tempi di accensione dei riscaldamenti privati e pubblici.
In attesa che si conoscano le iniziative che il Comune di Cantù avrà intenzione di assumere, qualora ci si avvicinasse a tale limite dei 35 giorni, ci limitiamo a suggerirne alcune non obbligatorie ma molto sensate, che altri comuni hanno preso per limitare i danni di una pericolosa forma di inquinamento.

Nel lungo e medio periodo, abbiamo riscontrato l'efficacia di campagne di informazione e di sensibilizzazione che possono suggerire la riduzione dell'accensione delle caldaie domestiche e pubbliche, ad esempio invitando i cittadini e le imprese a ridurre le temperature intere dai 21 ai 19 gradi.
Nel più breve periodo, nell'immediato, alcuni comuni, anche in Lombardia, hanno deciso di assumere delle iniziative tampone, parziali ma sicuramente efficaci. Ad esempio, durante le ore di entrata e di uscita dei bambini da scuola, le strade interessate vengono chiuse al traffico, per evitare di concentrare proprio laddove ci sono molti bambini una grande quantità di inquinanti. Non costerebbe molto, solo la presenza di un vigile che intervenga.
Stamani, via Uberto da Canturio era una vera e propria camera a gas, proprio mentre i bambini entravano a scuola.
Sono iniziative minime, ma significative, che vogliamo suggerire a un'amministrazione a nostro parere ultimamente distratta da altre vicissitudini, e poco reattiva sui problemi effettivi della città.

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