domenica 13 dicembre 2015

Furti nelle case e fiera dell'antifurto. Il comune dice: "Arrangiatevi!"


L’amministrazione comunale, di fronte a un fenomeno grave come la continuazione di furti nelle abitazioni dei cittadini, ha deciso di fornire un chiaro segnale ai canturini; come nel film di Totò, ha detto: arrangiatevi!
La sicurezza, che è un tema notoriamente pubblico, è stato così candidamente privatizzato. Non solo, il Comune, per aiutare i cittadini ad arrangiarsi, ha intenzione di organizzare una specie di fiera dell’antifurto privato, tra gennaio e febbraio, durante la quale poter confrontare le offerte di varie ditte; una giornata in cui i cittadini possano confrontarsi con tutte le ditte, ascoltare le loro soluzioni, i prezzi, i servizi, e quindi scegliere il prodotto più adatto alle proprie esigenze e tasche (citazione dal quotidiano La Provincia). Insomma, l’ente pubblico trasformato in piazzista dei prodotti di un’impresa che legittimamente non esita ad approfittarne.
Tutto ciò, viene promosso come il grande ingegno politico del nostro primo cittadino. Che non esita a esultare proponendosi come un vero risolutore di crisi: «Come avevamo promesso non abbiamo voluto perdere tempo, per poter dare quanto prima una risposta concreta ai cittadini». Ecco questa sarebbe la risposta “concreta” che i cittadini si attenderebbero?
Il che è a un  tempo drammatico e comico.
Drammatico, perché si nasconde una sostanziale resa di fronte a un problema vero, dimostrando quanto sia in preda al caos un’amministrazione che sul tema della sicurezza ha detto tutto e il suo contrario, ha contraddetto i propri orientamenti programmatici e ora naviga a vista. Non c’è da essere sicuri di fronte a tutto ciò.
Comico, perché neppure il miglior amico esiterebbe, di fronte a una politica caduta nel marasma e nella confusione, a richiamare tale politica alla realtà, e invece nessuno osa rammentare al nostro sindaco che “il re è nudo” e che tale visione del potere è a dir poco ridicola.

A noi, dalla posizione di opposizione che i cittadini hanno voluto accordarci nelle scorse elezioni comunali, spetta il compito e la responsabilità di rammentare che un altro modo di amministrare è possibile. Ci spetta il compito di rammentare che la visione politica del “controllo totale” che ha conquistato l’attuale amministrazione non era propriamente alla base del suo programma amministrativo quando si presentò alle elezioni del 2012. Anzi, nel suo programma , alla voce Sicurezza, la coalizione civica Lavori in corso aveva scritto ben altro. Qualcosa di più sensato. Aver tradito quella impostazione è uno dei motivi di discredito dell’attuale amministrazione, che appare contraddittoria e incoerente.
Per venire ora al merito di questa proposta, abbiamo interrogato alcuni operatori del settore. Hanno trovato questa iniziativa addirittura  “assurda”. Sui listini ufficiali si applicano già e da sempre degli sconti e ci sono kit base per la video-sicurezza a partire da 250 euro (esclusa la manodopera ) e comunque, per combattere il crimine, sembra davvero poco utile un antifurto, al di fuori di un modello di sicurezza integrata.
Questa iniziativa si mostra quindi come un placebo di scarsa produttività. Servirebbe altro, servirebbe una politica coerente, una proposta seria, e non lasciata al fai da te dell’autosicurezza. Si dimentica forse il sindaco di Cantù che, su questa base, il prossimo passo sarà una bella mostra per la vendita di armi, le cosiddette (almeno negli USA, luogo poco edificante in proposito) pacemaker?

Ci azzardiamo ad indirizzare all’amministrazione comunale una proposta molto concreta. Ci comunichi e comunichi ai cittadini quante telecamere per la videosorveglianza sono  presenti in città. Ci faccia sapere e faccia sapere ai cittadini quante di queste telecamere funzionano, e quante registrano correntemente quanto riprendono, e ci faccia sapere quanti uomini della sicurezza attendono a questa videosorveglianza Sarebbe interessante conoscerlo.

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