mercoledì 18 novembre 2015

Il voto di Sedriano, persino da lì una buona notizia. il crollo della LEGA


Il voto del tutto marginale del comune di Sedriano (e però unica vera, recente manifestazione di consenso non mediata da improbabili sondaggi elettorali) porta a mio parere delle buone notizie.
Sedriano è un piccolo comune, in cui però, a causa di contingenze politiche legate alle modalità del suo scioglimento per mafia, non si sono presentate solo liste civiche ma liste di partito vere e proprie. Trattandosi di un comune di piccole dimensioni, si è votato in un unico turno elettorale.
Il risultato ha visto prevalere per 39 voti la lista del Movimento 5 stelle su quella del Partito democratico. Con 1592 voti, il partito di Grillo ha prevalso sui 1553 ricevuti dal PD. Oltre a queste due liste, non c’è stata partita. Il partito di FI non si è presentato: suo il sindaco costretto alle dimissioni, imputato di associazione mafiosa, e non ha pensato utile subire una sconfitta anche troppo prevedibile. Si è però presentata la lista della Lega Nord, che ha raccolto i voti della destra, raggiungendo 1016 voti. Sotto di queste, tre liste civiche, una orientata a desta, una a sinistra e la terza in modo non definibile.
Indubbia la vittoria del M5s, che per quanto di soli 39 voti ha guadagnato  il diritto ad amministrare la cittadina lombarda. Ma la vera notizia, bruciante, è nella sonora battuta che deve subire la Lega e nel complesso la destra. Se si sommano i voti di Lega e lista civica di destra si giunge a 1295 voti, decisamente al di sotto delle due liste di vertice. La Lega che si candida al governo nazionale non si conferma in grado di contendere il primato politico, in questo piccolo comune, a Partito democratico e M5s. Ci sarebbe di che discutere nei think tank leghisti e forzisti lombardi. La sconfitta del PD, per 39 voti, avrebbe d’altra parte potuto essere ribaltata se questo partito fosse riuscito a costruire una saldatura con la lista di sinistra che ha raccolto 279 voti.
Ultima valutazione. Il voto di Sedriano è stato a turno unico. In comuni di dimensioni maggiori, sopra i 15 mila abitanti, si vota invece con il meccanismo del ballottaggio, se nessuna lista totalizza più del 50% dei voti validi espressi. Ebbene, in elezioni a doppio turno, dove il progetto politico conta molto più delle dinamiche personaliste (che a Sedriano hanno contato davvero molto), avremmo assistito a un ballottaggio tra due liste sostanzialmente alla pari.

Ecco il quadro al quale potremo assistere anche in tante cittadine lombarde nelle prossime elezioni amministrative, con un Partito democratico protagonista del confronto pubblico, e responsabile di avanzare progetti di governo credibili e innovativi.

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