Il voto del tutto marginale del comune di Sedriano (e però
unica vera, recente manifestazione di consenso non mediata da improbabili sondaggi
elettorali) porta a mio parere delle buone notizie.
Sedriano è un piccolo comune, in cui però, a causa di
contingenze politiche legate alle modalità del suo scioglimento per mafia, non
si sono presentate solo liste civiche ma liste di partito vere e proprie. Trattandosi
di un comune di piccole dimensioni, si è votato in un unico turno elettorale.
Il risultato ha visto prevalere per 39 voti la lista del Movimento
5 stelle su quella del Partito democratico. Con 1592 voti, il partito di Grillo
ha prevalso sui 1553 ricevuti dal PD. Oltre a queste due liste, non c’è stata partita.
Il partito di FI non si è presentato: suo il sindaco costretto alle dimissioni,
imputato di associazione mafiosa, e non ha pensato utile subire una sconfitta
anche troppo prevedibile. Si è però presentata la lista della Lega Nord, che ha
raccolto i voti della destra, raggiungendo 1016 voti. Sotto di queste, tre
liste civiche, una orientata a desta, una a sinistra e la terza in modo non
definibile.
Indubbia la vittoria del M5s, che per quanto di soli 39 voti
ha guadagnato il diritto ad amministrare
la cittadina lombarda. Ma la vera notizia, bruciante, è nella sonora battuta
che deve subire la Lega e nel complesso la destra. Se si sommano i voti di Lega
e lista civica di destra si giunge a 1295 voti, decisamente al di sotto delle
due liste di vertice. La Lega che si candida al governo nazionale non si conferma
in grado di contendere il primato politico, in questo piccolo comune, a Partito
democratico e M5s. Ci sarebbe di che discutere nei think tank leghisti e
forzisti lombardi. La sconfitta del PD, per 39 voti, avrebbe d’altra parte
potuto essere ribaltata se questo partito fosse riuscito a costruire una
saldatura con la lista di sinistra che ha raccolto 279 voti.
Ultima valutazione. Il voto di Sedriano è stato a turno unico.
In comuni di dimensioni maggiori, sopra i 15 mila abitanti, si vota invece con
il meccanismo del ballottaggio, se nessuna lista totalizza più del 50% dei voti
validi espressi. Ebbene, in elezioni a doppio turno, dove il progetto politico
conta molto più delle dinamiche personaliste (che a Sedriano hanno contato
davvero molto), avremmo assistito a un ballottaggio tra due liste
sostanzialmente alla pari.
Ecco il quadro al quale potremo assistere anche in tante
cittadine lombarde nelle prossime elezioni amministrative, con un Partito
democratico protagonista del confronto pubblico, e responsabile di avanzare
progetti di governo credibili e innovativi.
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