La dichiarazione del Sindaco di Cantù in
merito ai furti in città apparsa oggi sul quotidiano locale è la prova dello
stato confusionale in cui versa l’amministrazione cittadina a partire dalla sua
guida politica.
“Sbattere il ladro in prima pagina” può
essere un invito a effetto ma non può
essere la linea di una politica della sicurezza, della quale il Comune di Cantù
a guida civica ha perduto il filo, sin dal primo giorno del suo insediamento.
Infatti, contraddicendo quanto la stessa
maggioranza aveva propagandato durante la campagna elettorale, le linee
programmatiche in materia sono state regolarmente contraddette, sin dalla
denominazione dell’assessorato alla partita, che neppure avrebbe dovuto
chiamarsi così.
Nel suo programma, la lista Lavori in
corso stigmatizzava il continuo aumento di furti e rapine, e invitava a
riorganizzare la polizia locale, individuando la soluzione a tutto ciò
nell’istituzione del vigile di quartiere. (“Si tratta semplicemente di
garantire una maggiore presenza sul territorio razionalizzando l’organizzazione
della polizia locale ed introducendo DAVVERO la figura del vigile di quartiere
(di cui la Lega parla da anni senza averlo mai fatto), risultati facilmente
ottenibili senza grossi aggravi sui bilanci comunali.”. Sottolineiamo in
particolare l’uso molto indicativo dell’avverbio “semplicemente”. N.d.r.).
La sicurezza per la lista civica era ben altro: “garanzia di un reddito; certezza di servizi sociali e scuole
efficienti; tranquillità di una vecchiaia serena; garanzia di futuro per i
giovani. In alti termini fare sicurezza significa anche mantenere alto il
livello dei servizi alla persona offerti dall’amministrazione comunale”.
Ebbene, di quel programma nulla è stato
rispettato, anzi si è insistito in un modello di sicurezza non molto dissimile
da quello leghista, ferocemente criticato proprio in campagna elettorale.
Evidentemente, la soluzione non era
tanto semplice, come si era
invece dichiarato, e neppure istituire il vigile di quartiere rappresentava la
garanzia risolutiva del problema.
La dichiarazione odierna del Sindaco
rappresenta la certificazione del fallimento della sua politica per la
sicurezza e della superficialità con cui essa era stata affrontata in sede
programmatica. Chiedere ai venditori di antifurti uno sconto sui propri
prodotti a favore dei cittadini di Cantù è la dimostrazione di tale fallimento.
Il fallimento di un programma mai verificato in concreto, e oggi dimostratosi
definitivamente una illusione.
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