venerdì 13 novembre 2015

Sicurezza, il fallimento della politica cittadina


La dichiarazione del Sindaco di Cantù in merito ai furti in città apparsa oggi sul quotidiano locale è la prova dello stato confusionale in cui versa l’amministrazione cittadina a partire dalla sua guida politica.
“Sbattere il ladro in prima pagina” può essere un  invito a effetto ma non può essere la linea di una politica della sicurezza, della quale il Comune di Cantù a guida civica ha perduto il filo, sin dal primo giorno del suo insediamento.
Infatti, contraddicendo quanto la stessa maggioranza aveva propagandato durante la campagna elettorale, le linee programmatiche in materia sono state regolarmente contraddette, sin dalla denominazione dell’assessorato alla partita, che neppure avrebbe dovuto chiamarsi così.
Nel suo programma, la lista Lavori in corso stigmatizzava il continuo aumento di furti e rapine, e invitava a riorganizzare la polizia locale, individuando la soluzione a tutto ciò nell’istituzione del vigile di quartiere. (“Si tratta semplicemente di garantire una maggiore presenza sul territorio razionalizzando l’organizzazione della polizia locale ed introducendo DAVVERO la figura del vigile di quartiere (di cui la Lega parla da anni senza averlo mai fatto), risultati facilmente ottenibili senza grossi aggravi sui bilanci comunali.”. Sottolineiamo in particolare l’uso molto indicativo dell’avverbio “semplicemente”. N.d.r.).
La sicurezza per la lista civica era ben altro: “garanzia di un reddito; certezza di servizi sociali e scuole efficienti; tranquillità di una vecchiaia serena; garanzia di futuro per i giovani. In alti termini fare sicurezza significa anche mantenere alto il livello dei servizi alla persona offerti dall’amministrazione comunale”.
Ebbene, di quel programma nulla è stato rispettato, anzi si è insistito in un modello di sicurezza non molto dissimile da quello leghista, ferocemente criticato proprio in campagna elettorale.
Evidentemente, la soluzione non era tanto semplice,  come si era invece dichiarato, e neppure istituire il vigile di quartiere rappresentava la garanzia risolutiva del problema.

La dichiarazione odierna del Sindaco rappresenta la certificazione del fallimento della sua politica per la sicurezza e della superficialità con cui essa era stata affrontata in sede programmatica. Chiedere ai venditori di antifurti uno sconto sui propri prodotti a favore dei cittadini di Cantù è la dimostrazione di tale fallimento. Il fallimento di un programma mai verificato in concreto, e oggi dimostratosi definitivamente una illusione.

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