martedì 21 luglio 2015

La festa più bella


La più bella delle feste del’Unità.  Dal 1946 ad oggi, ogni anno, a Cantù si sono svolte una o più feste dell’Unità, dedicate al dialogo politico, al confronto, al dibattito, al divertimento; in una parola, al festeggiare l’estate insieme ai cittadini.
Da settantanni, tutti gli anni.
Quest’anno, su iniziativa di un esponente del partito neofascista FN, è stato avanzato un tentativo di impedirci di svolgere questa festa.
Si sono segnalate delle strutture prive di titolo edilizio, è stata avanzata in data 15 giugno una ordinanza di demolizione. A quel punto, qualcuno deve aver pensato che il gioco fosse fatto.
In presenza di una relazione istituzionale che attesta l’esistenza di alcune strutture ritenute abusive (in effetti si trattava solo di alcune solette in calcestruzzo, oltretutto richieste dall’ASL), per chiunque diviene impossibile depositare una segnalazione di inizio attività (SCIA), a rischio di ricevere una denuncia per dichiarazione falsa.
Ecco la ragione per cui l’amministrazione ha convocato, una a una, le associazioni che svolgevano le proprie feste in ambito Bersagliere, per spiegare loro il rischio che avrebbero corso.
Si è trattato di un intervento poco ortodosso, che a nostro parere è andato nel senso di una totale deresponsabilizzazione dell’ente comunale. Che ha preferito trattare il tema esclusivamente come tema tecnico-amministrativo, rinunciando così  a un ruolo di esponente politico della propria cittadinanza. Sarebbe stata possibile un’altra via; si è cercato invece il disimpegno, perdendo così l’ennesima occasione di svolgere un ruolo politico. Insomma, l’amministrazione ha percorso un ulteriore gradino verso il fondo del’irrilevanza politico-istituzionale.
A questo pericolo di non svolgere la festa o di svolgerla con una forzatura illegale, abbiamo preferito tenere la via maestra della legalità. Per noi, l’unica via possibile.
E così abbiamo dichiarato che avremmo svolto la festa in località Bersagliere rinunciando all’uso delle strutture ritenute prive di titolo edilizio. Un grazie enorme va a tutti quanti i volontari della Festa che in dieci giorni hanno rivoluzionato l’intero parco, rendendo possibile che si svolgesse la festa più bella, ovvero la festa che altri hanno voluto impedire e non sono riusciti a farlo.
Questi uomini e queste donne canturine sono una vera risorsa per la nostra città. Da essi parte e riparte il nostro impegno politico. Al resto hanno pensato i cittadini e le cittadine che sono venute, tante, tantissimi, a segnalare un gesto di solidarietà,  ma anche solo per cenare, danzare, ascoltare musica, teatro o partecipare ai dibattiti.

Non ci siamo fatti intimidire o impressionare.
Questo sarà anche in futuro il nostro atteggiamento di opposizione costruttiva all’attuale maggioranza, in nome e a tutela dei canturini.

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