mercoledì 3 giugno 2015

Palazzetto ter: ancora una volta Amministrazione senza dialogo


In uno specifico e dettagliato documento, il consigliere comunale Antonio Pagani, a nome del gruppo di lavoro PGT del Comune di Cantù ha voluto segnalare perplessità e dubbi sulla proposta di costruzione di un terzo palazzetto in città, avanzata recentemente dal Sindaco.
Le perplessità relative a tale suggestione derivano dalla completa assenza di informazioni e di trasparenza sull'iter relativo ai postumi delle due precedenti operazioni fallimentari avanzate dall'amministrazione comunale cittadina. Data la lunga serie di debacle che sono state inanellate, ci sembra legittimo nutrire delle perplessità. L'approssimazione con cui ci sembra che si stia muovendo l'attuale amministrazione, conferma tanti dubbi che di seguito vengono avanzati.

È di questi giorni la decisione dell’Amministrazione di Cantù, in riposta a una specifica manifestazione d’interesse, di qualificare come opera di pubblico interesse l’ipotesi riguardante la costruzione del “terzo” Palazzetto dello Sport nel Comune di Cantù.
È un nuovo esperimento che vorrebbe rimediare alle fallimentari esperienze del demolito “Palababele” e del sospeso “Palaturra”, fallimenti che sono imputabili all'incapacità amministrativa della Lega Nord prima e della stessa Lega Nord in concorso con Forza Italia poi.
Noi riteniamo che sia assolutamente inutile, anzi dannoso, che l’Amministrazione si impegni in un nuovo progetto senza avere prima:
  • approfondito il progetto di ristrutturazione del palasport Pianella,
  • deciso la destinazione dell’attuale cantiere “Palaturra”,
  • regolato l’impatto viabilistico,
  • valutato l’impatto ambientale dell’area dove dovrebbe sorgere l’opera.
Lo strumento legale al quale l’Amministrazione, inoltre, sembra volersi orientare, nonostante il fallimento del precedente tentativo, sarebbe quello della finanza di progetto (project financing) in una versione “ridotta” prevista dalla Legge di stabilità del 2013.
Proprio in merito al fallimento del project financing “Palaturra”, l’Autorità di garanzia per i contratti pubblici, oggi confluita nell’Autorità Anti corruzione, ebbe a valutare il comportamento del Comune di Cantù, con un’esplicita decisione: “censura l’operato del Comune di Cantù, richiamando l’Amministrazione all’osservanza della normativa di settore, anche con riferimento ai preventivati futuri affidamenti con il ricorso al medesimo strumento della finanza di progetto”.
Ispirandoci ai principi di sana e corretta amministrazione, avanziamo una serie di domande al Sindaco e alla Giunta.
1)   Sostenibilità a breve termine: Il Comune di Cantù è in grado di utilizzare e sostenere il complesso strumento del project financing? L’utilizzo del fondo vincolato di Bilancio (circa due mln/euro) non rischia di impattare negativamente sul Patto di stabilità e quindi sulla capacità di spesa corrente, definita più volte critica dal Sindaco stesso?
2)   Sostenibilità a medio-lungo termine: Si parla di opera “essenziale” ma per garantire la redditività della gestione sono previsti spazi commerciali e di somministrazione. Ci spiegano la differenza con il defunto progetto “Palaturra”?
3)   Utilizzo delle risorse disponibili: Perché non si è valutata, almeno da come si presentano gli atti della Commissione Lavori Pubblici, l'offerta avanzata dalla proprietà del “Pianella”, avviando una proficua collaborazione con la proprietà stessa e con il Comune di Cucciago?
4)   Riuso: Perché, pur tenendo conto del procedimento giudiziale pendente, si è scartata l’ipotesi di riaprire il cantiere di Corso Europa ridimensionando il Palazzetto in precedenza progettato?
5)   Conversione: In caso di risposta negativa alla domanda precedente, come sarà riclassificata e a quale uso sarà destinata l’area attuale di cantiere?
6)   Fattibilità Progettuale: Non è azzardata la previsione di far rientrare un palazzetto della capienza di oltre cinque mila posti, con gli ulteriori “annessi commerciali”, in una superficie come quella dell'area presa in considerazione?
7)   Tutela ambientale: A fronte delle buone intenzioni dichiarate negli atti di pianificazione territoriale, perché si decide di consumare ancora suolo, peraltro pubblico e già destinato a funzioni collettive precise?
8)   Coerenza con le politiche del territorio: Come s’inserirebbe il “terzo palazzetto” nel Piano Urbano del Traffico, di cui è pendente una proposta di aggiornamento e che nulla prevede in merito?
Chiediamo all’Amministrazione risposte esaurienti e precise, da discutere nell’ambito degli organi istituzionali rappresentativi (Consiglio e Commissioni) prima di essere portate a conoscenza della cittadinanza; ciò contrariamente a quanto avvenuto finora attraverso comunicati direttamente indirizzati ai media che, pur essendo di per sé utili, non consentono di cogliere (e specialmente di valutare se esistono) le potenzialità di un progetto che comporta importanti ricadute sul futuro della città.
2 giugno 2015
Gruppo PGT Cantù 
Partito Democratico
Partito Socialista
Lista Cantù sostenibile
Lista Oggi per domani
Legambiente Cantù

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