martedì 2 giugno 2015

Sfidiamo il Sindaco: convochi il referendum sulla tangenzialina di Fecchio. Sia coerente una volta tanto


Un sindaco in crisi d'ossigeno e di raziocinio ha ieri sfidato quanti si oppongono alla prospettata tangenzialina di Fecchio minacciando di svolgere un referendum sul tema.  Con una prosa davvero malconcia ha minacciato: "E per dimostrarlo intendo avviare una vera e propria consultazione popolare ai sensi di regolamento. Così eviteremo che, come spesso accade, una esigua minoranza di "sinistrorsi da salotto" pretenda di interpretare l'opinione di tutti!"
Non solo, ha voluto lanciare un affondo contro il Partito democratico accusandolo di essere incoerente, per il fatto che una decina di anni fa un consigliere comunale dell'Ulivo per Cantù, Ivano Brambilla, avanzò una proposta similare.
La logica scarseggia dalle parti della maggioranza cittadina. Infatti, non si comprende che, da allora ad oggi, è cambiato tutto. La crisi economica ha cambiato profondamente le consuetudini di mobilità, il traffico urbano e persino il numero di veicoli in circolazione. Ma soprattutto, da allora ad oggi, proprio la maggioranza politica che sostiene il Sindaco, non più di un anno e mezzo fa, ha approvato un Piano urbanistico che prevede in quell'area l'insediamento del Parco delle Groane.
Bene, sperando che il Sindaco di Cantù comprenda, vorremmo ripetere l'iter: prima la maggioranza di Lavori in corso/CR approva un Piano di governo del territorio che include l'area della Brughiera, le cosiddette Birintine, in area di parco; un anno dopo, la medesima maggioranza scopre che è indispensabile costruire una tangenziale che attraversi proprio quell'area di parco.
Chi è il vero incoerente? Se non incoerente, si tratta di una maggioranza dalla memoria molto labile, una maggioranza malata di una brutta sindrome della dimenticanza.
Resta sempre da capire la ragione profonda di tale determinazione, e forse la storia ci insegnerà molto a proposito.
Un'ultima notazione: il sindaco minaccia di convocare un referendum per far decidere ai cittadini di Cantù se tale tangenziale sia o meno importante. Siamo perfettamente d'accordo, anzi lo sfidiamo. Convochi un referendum sulla tangenzialina - manufatto che costerebbe 2,5 milioni di euro; soldi di tutti i cittadini di Cantù, non del Sindaco o della sua maggioranza. Poiché sarebbero impiegati in tale opera i soldi di tutta la comunità, è a tutta la comunità che il Sindaco dovrà chiedere se impiegare o meno tali soldi. Quindi, il referendum dovrà interessare tutti i canturini.
Se il Sindaco è un uomo, se ha una parola che vale sempre e comunque, faccia realmente quanto ha improvvidamente dichiarato.
Tornerà a vedere il verde come colore di fondo, anche i sorci che vedrà saranno verdi.

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