lunedì 3 febbraio 2014

PGT di Cantù: le ragioni di un voto contrario


L'intervento conclusivo di Antonio Pagani in occasione del voto di approvazione del Piano di governo del territorio di Cantù si è svolto tutto sul filo della valutazione realistica del quadro normativo in fase di approvazione, e dall'esito delle controdeduzioni segnalate dalla maggioranza in fasi di analisi delle osservazioni presentate dai cittadini e dalle associazioni canturine.
Quindi è stato un intervento molto aderente alla sostanza del Piano, che ha illustrato, una per una (come si evince dalla scheda sotto presentata), le tematiche oggetto delle singole operazioni presentate.
Dopo avere premesso che le osservazioni presentate non erano attribuibili solo al Partito democratico ma anche a Oggi per Domani, Partito socialista, Giovani Democratici e Movimento 5 stelle, Antonio Pagani ha dichiarato che il PGT conteneva previsioni edificatorie non suffragate da necessità effettive, con l’aggravante che la maggior densità edificatoria era prevista su terreni ”liberi”. Il che, unito al carattere irreversibile delle scelte effettuate, era  ritenuto più che sufficiente e determinante per esprimere voto contrario.

Il Capogruppo Pagani ha quindi terminato il proprio intervento dichiarando che il gruppo consiliare si rendeva assolutamente disponibile in futuro a fare la sua parte, attiva e responsabile, su tutti quegli argomenti e interventi per i quali la maggioranza aveva dimostrato condivisione e apertura.











Scheda intervento del 31.01.2014

 
L’intervento del capogruppo Pd in Consiglio comunale, Antonio Pagani, ha commentato le controdeduzioni (evidenziate in grassetto) della maggioranza alle osservazioni presentate da Filippo Di Gregorio, Vitaliano Colombo, Silvano Ranica, Roberto Colombo e Marco Patrini per conto di Partito Democratico, Oggi per Domani, Partito Socialista, Giovani Democratici e Movimento 5 Stelle.

 

                        Osservazioni                                                           Controdeduzioni

 

1          Partecipazione e trasparenza                                       non accoglibile

2          Collegio DeAmicis                                                           accoglibile

3          I quartieri di Mirabello e Fecchio                                  accoglibile

4          Dimensionamento: i conti non tornano                     non accoglibile       

5          Diritti acquisiti                                                                   non accoglibile

6          Densiltà edilizia                                                                 non accoglibile

7          Superficie coperta e superficie edificabile                non accoglibile

8          Densità edilizia: indice edificazione scalare  non accoglibile

9          Cantù (al verde): bella e impossibile!?               non accoglibile

10       Aree verdi da riconsegnare alla città               non accoglibile

11       Parco Regionale delle Brughiera e PLIS                      parzialmente accoglibile

12       Edilizia residenziale pubblica,                                        non accoglibile

13       Edilizia convenzionata e housing sociale                    non accoglibile

14       Piano per insediamenti produttivi                                   parzialmente accoglibile

15       Mobilità: pianificazione viabilistica e parcheggi      parzialmente accoglibile

16       Nuova viabilità                                                                  accoglibile

17       Vincolo di interesse storico ambientale                     parzialmente accoglibile

 

           

            La disponibilità ad avviare un confronto approfondito e mirato sull’area del De Amicis viene accolta con favore ma si chiede di fare presto ad attivare il processo partecipativo di consultazione a dimostrazione che l‘insistenza del Partito Democratico a prevedere tempi specifici per discutere del PII interessato non ha mai avuto alcuno scopo dilatorio e preconcetto. Si chiede quindi alla maggioranza di definire urgentemente un crono-programma.

 

            Anche l’impegno ad accettare la proposta di dotare i quartieri di Fecchio e di Mirabello di luoghi e di servizi pubblici che favoriscano le relazioni e lo sviluppo sociale è accolto con favore e si chiede alla maggioranza di far convocare al più presto dai rispettivi Pro-Sindaci le Assemblee per permettere ai cittadini di formulare più precisamente i bisogni e di discutere delle possibili soluzioni.

 

            Addirittura insperata è l’accettazione della proposta di collegare la via Pitagora alla via Baracca onde ovviare al lungo loop attuale che scorre sulle vie Italia, Montello, Baracca, Milano e San Giuseppe. Infatti la decisione si presenta in assoluta controtendenza con le giustificazioni,  sempre avanzate dalla maggioranza, alla critica di non aver previsto alcuna pianificazione viabilistica nel Piano dei Servizi. L’impegno della maggioranza a studiare le modalità di realizzazione del collegamento sottintende il “blocco” delle aree interessate verso qualsiasi altro utilizzo. Perché altre analoghe soluzioni non sono state avanzate, come ripetutamente richiesto? 

Peraltro la maggioranza accoglie parzialmente l’osservazione (contro-deduzione n. 15) che rileva la mancanza di un piano viabilistico e dei parcheggi preannunciando un prossimo piano complessivo di revisione della viabilità.

 

Sulle richieste di vincolo da porre su alcuni stabili e monumenti tra i quali le cascine più simboliche (Santa Naga) si valuta positivamente l’impegno assunto a trattare con la forma del Piano di recupero ogni futuro intervento edificatorio ma, contemporaneamente, si rimane scettici sulle destinazioni d’uso previste alcune delle quali (alberghi, uffici, ecc.) risultano controindicati rispetto alla necessità della salvaguardia ambientale compessiva. Abbiamo anticipato un forte “presidio” nei mesi e negli anni a venire.

 

Le osservazioni 8 e 10 sono state presentate anche in relazione alla polemica avviata dalla maggioranza, fin dalle prime fasi dell’iter, che, per rispondere alle nostre critiche circa le scelte effettuate, ci ha sempre rinfacciato di non poter essere credibili in quanto, qualora fosse toccato a noi governare, avremmo, come annunciato, proceduto all’approvazione del PGT Sala. Abbiamo ricordato che la nostra scelta di proseguire l’iter di approvazione del PGT Sala avrebbe contemplato profonde trasformazioni al documento votato in adozione e tra i vari interventi che avremmo realizzato ci sarebbero stati appunto quelli proposti con le due osservazioni. Nella controdeduzione la maggioranza dichiara che l’osservazione avanzata si basa su criteri in contrasto con le scelte attuate nel PGT, rendendola non accoglibile. È la conferma che si sarebbero potuti intraprendere altri percorsi. Come quello di evitare di trasformare 5 aree non edificabili in ambiti di trasformazione sia residenziale che produttiva (osservazione 10).

 

Sulla contro-deduzione alla denunciata mancata partecipazione ho deciso di non approfondire (avevo/avevamo già detto tutto quanto possibile in più di un’occasione) anticipando che riprenderemo a fondo il confronto in occasione della discussione sul quorum referendario.

 

Piuttosto grave ci è sembrata la contro-deduzione all’osservazione 5 sui diritti acquisiti dei proprietari dell’ex ATRUpu posta tra via Mentana e Via Catullo. La maggioranza infatti ha deciso di vincolare l’area a verde spostandola al di fuori dei confini del tessuto urbano senza riconoscere alcun diritto virtuale ai proprietari, come invece avvenuto per le Aree Sorgente. La maggioranza ha contro-dedotto affermando che ciò è stato fatto perché gli indici di edificabilità previsti erano minimi. Ho fatto rilevare che i diritti devono essere riconosciuti equamente come tali prescindendo da una loro grandezza o apprezzamento.

 

Le osservazioni per noi più importanti e dirimenti erano quelle concernenti il dimensionamento, la densità edilizia e la superficie coperta. La maggioranza ha contro-dedotto pescando abbondantemente dai pareri espressi dalla Provincia (in merito al dimensionamento giudicato in sufficiente coerenza alle risultanze del quadro conoscitivo) e dalla Regione (in merito alla densità giudicata positivamente per aver ridotto da 883.000 mq. le aree con previsioni edificatorie del PRG a soli mq. 249.000).

E’ stato, inoltre, rimarcato che la nostra citazione del parere della Provincia al precedente PGT Sala (parere che evidenziava l’omissione nel conteggio delle maggiori necessità edificatorie degli stabili da “riusare” e di quelli di nuova edificazione ma sfitti) non era riproponibile perché superata.

Sul parere di non accoglienza dell’osservazione sul dimensionamento abbiamo espresso la nostra sorpresa, leggendo il parere della Provincia, avendo rilevato appunto la stranezza della mancanza di  ogni rilievo in quanto, perché ciò fosse possibile, si sarebbero dovute verificare contemporaneamente, rispetto a meno di due anni fa, due condizioni: la ristrutturazione/costruzione di tutti gli edifici da risanare/riconvertire e l’occupazione di tutti i nuovi alloggi sfitti. Siccome ciò non è avvenuto l’unica cosa che si poteva dedurre è che la Provincia si fosse dimostrata perlomeno “distratta” sul punto e che, quindi, il suo parere fosse discutibile e non utilizzabile a comprova favorevole da parte della maggioranza.

Per quanto riguarda invece quanto presente nel parere della Regione, tra l’altro in diverse occasioni presentato dalla maggioranza come un trofeo, abbiamo potuto dimostrare, utilizzando gli stessi dati indicati nella contro-deduzione (e quindi non inventati o presi da chissà dove come sono stati giudicati tutti i dati allegati alle nostre osservazioni!) che la densità edilizia è passata da 12 mq. di SLP ogni 100 mq. di St (Superficie territoriale) previsti dal PRG a 42 mq. di SLP ogni 100 mq. di St. Il 250% in più!










 

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