L'intervento conclusivo di Antonio Pagani in occasione del voto di approvazione del Piano di governo del territorio di Cantù si è svolto tutto sul filo della valutazione realistica del quadro normativo in fase di approvazione, e dall'esito delle controdeduzioni segnalate dalla maggioranza in fasi di analisi delle osservazioni presentate dai cittadini e dalle associazioni canturine.
Quindi è stato un intervento molto aderente alla sostanza del Piano, che ha illustrato, una per una (come si evince dalla scheda sotto presentata), le tematiche oggetto delle singole operazioni presentate.
Dopo avere premesso che le
osservazioni presentate non erano attribuibili solo al Partito democratico ma
anche a Oggi per Domani, Partito socialista, Giovani Democratici e Movimento 5
stelle, Antonio Pagani ha dichiarato che il PGT conteneva previsioni edificatorie non
suffragate da necessità effettive, con l’aggravante che la maggior densità
edificatoria era prevista su terreni ”liberi”. Il che, unito al carattere
irreversibile delle scelte effettuate, era ritenuto più che sufficiente
e determinante per esprimere voto contrario.
Il Capogruppo Pagani ha quindi
terminato il proprio intervento dichiarando che il gruppo consiliare si rendeva
assolutamente disponibile in futuro a fare la sua parte, attiva e responsabile,
su tutti quegli argomenti e interventi per i quali la maggioranza aveva dimostrato
condivisione e apertura.
Scheda intervento del 31.01.2014
L’intervento del capogruppo Pd in
Consiglio comunale, Antonio Pagani, ha commentato le controdeduzioni (evidenziate
in grassetto) della maggioranza alle osservazioni presentate da Filippo Di
Gregorio, Vitaliano Colombo, Silvano Ranica, Roberto Colombo e Marco Patrini
per conto di Partito Democratico, Oggi per Domani, Partito Socialista, Giovani
Democratici e Movimento 5 Stelle.
Osservazioni Controdeduzioni
1 Partecipazione
e trasparenza non
accoglibile
2 Collegio
DeAmicis accoglibile
3 I
quartieri di Mirabello e Fecchio accoglibile
4 Dimensionamento:
i conti non tornano non
accoglibile
5 Diritti
acquisiti non
accoglibile
6 Densiltà
edilizia non accoglibile
7 Superficie
coperta e superficie edificabile non accoglibile
8 Densità
edilizia: indice edificazione scalare non
accoglibile
9 Cantù (al verde): bella e
impossibile!? non
accoglibile
10 Aree
verdi da riconsegnare alla città non
accoglibile
11 Parco Regionale delle Brughiera e PLIS parzialmente accoglibile
12 Edilizia residenziale pubblica, non
accoglibile
13 Edilizia convenzionata e housing sociale non accoglibile
14 Piano per insediamenti produttivi parzialmente
accoglibile
15 Mobilità:
pianificazione viabilistica e parcheggi parzialmente
accoglibile
16 Nuova
viabilità accoglibile
17 Vincolo
di interesse storico ambientale parzialmente
accoglibile
La
disponibilità ad avviare un confronto approfondito e mirato sull’area del De
Amicis viene accolta con favore ma si chiede di fare presto ad attivare il
processo partecipativo di consultazione a dimostrazione che l‘insistenza del
Partito Democratico a prevedere tempi specifici per discutere del PII
interessato non ha mai avuto alcuno scopo dilatorio e preconcetto. Si chiede
quindi alla maggioranza di definire urgentemente un crono-programma.
Anche
l’impegno ad accettare la proposta di dotare i quartieri di Fecchio e di
Mirabello di luoghi e di servizi pubblici che favoriscano le relazioni e lo
sviluppo sociale è accolto con favore e si chiede alla maggioranza di far
convocare al più presto dai rispettivi Pro-Sindaci le Assemblee per permettere
ai cittadini di formulare più precisamente i bisogni e di discutere delle
possibili soluzioni.
Addirittura
insperata è l’accettazione della proposta di collegare la via Pitagora alla via
Baracca onde ovviare al lungo loop attuale che scorre sulle vie Italia,
Montello, Baracca, Milano e San Giuseppe. Infatti la decisione si presenta in
assoluta controtendenza con le giustificazioni,
sempre avanzate dalla maggioranza, alla critica di non aver previsto alcuna
pianificazione viabilistica nel Piano dei Servizi. L’impegno della maggioranza
a studiare le modalità di realizzazione del collegamento sottintende il
“blocco” delle aree interessate verso qualsiasi altro utilizzo. Perché altre analoghe
soluzioni non sono state avanzate, come ripetutamente richiesto?
Peraltro la maggioranza accoglie
parzialmente l’osservazione (contro-deduzione n. 15) che rileva la mancanza di
un piano viabilistico e dei parcheggi preannunciando un prossimo piano
complessivo di revisione della viabilità.
Sulle richieste di vincolo da porre su
alcuni stabili e monumenti tra i quali le cascine più simboliche (Santa Naga)
si valuta positivamente l’impegno assunto a trattare con la forma del Piano di
recupero ogni futuro intervento edificatorio ma, contemporaneamente, si rimane
scettici sulle destinazioni d’uso previste alcune delle quali (alberghi,
uffici, ecc.) risultano controindicati rispetto alla necessità della
salvaguardia ambientale compessiva. Abbiamo anticipato un forte “presidio” nei
mesi e negli anni a venire.
Le osservazioni 8 e 10 sono state
presentate anche in relazione alla polemica avviata dalla maggioranza, fin
dalle prime fasi dell’iter, che, per rispondere alle nostre critiche circa le
scelte effettuate, ci ha sempre rinfacciato di non poter essere credibili in
quanto, qualora fosse toccato a noi governare, avremmo, come annunciato,
proceduto all’approvazione del PGT Sala. Abbiamo ricordato che la nostra scelta
di proseguire l’iter di approvazione del PGT Sala avrebbe contemplato profonde
trasformazioni al documento votato in adozione e tra i vari interventi che
avremmo realizzato ci sarebbero stati appunto quelli proposti con le due
osservazioni. Nella controdeduzione la maggioranza dichiara che l’osservazione
avanzata si basa su criteri in contrasto con le scelte attuate nel PGT,
rendendola non accoglibile. È la conferma che si sarebbero potuti intraprendere
altri percorsi. Come quello di evitare di trasformare 5 aree non edificabili in
ambiti di trasformazione sia residenziale che produttiva (osservazione 10).
Sulla contro-deduzione alla denunciata
mancata partecipazione ho deciso di non approfondire (avevo/avevamo già detto tutto quanto possibile in più di un’occasione)
anticipando che riprenderemo a fondo il confronto in occasione della
discussione sul quorum referendario.
Piuttosto grave ci è sembrata la
contro-deduzione all’osservazione 5 sui diritti acquisiti dei proprietari
dell’ex ATRUpu posta tra via Mentana e Via Catullo. La maggioranza infatti ha
deciso di vincolare l’area a verde spostandola al di fuori dei confini del
tessuto urbano senza riconoscere alcun diritto virtuale ai proprietari, come
invece avvenuto per le Aree Sorgente. La maggioranza ha contro-dedotto
affermando che ciò è stato fatto perché gli indici di edificabilità previsti
erano minimi. Ho fatto rilevare che i diritti devono essere riconosciuti
equamente come tali prescindendo da una loro grandezza o apprezzamento.
Le osservazioni per noi più importanti
e dirimenti erano quelle concernenti il dimensionamento, la densità edilizia e la
superficie coperta. La maggioranza ha contro-dedotto pescando abbondantemente
dai pareri espressi dalla Provincia (in
merito al dimensionamento giudicato in sufficiente coerenza alle risultanze del
quadro conoscitivo) e dalla Regione (in
merito alla densità giudicata positivamente per aver ridotto da 883.000 mq. le
aree con previsioni edificatorie del PRG a soli mq. 249.000).
E’ stato, inoltre, rimarcato che la
nostra citazione del parere della Provincia al precedente PGT Sala (parere che evidenziava l’omissione nel
conteggio delle maggiori necessità edificatorie degli stabili da “riusare” e di
quelli di nuova edificazione ma sfitti) non era riproponibile perché superata.
Sul parere di non accoglienza
dell’osservazione sul dimensionamento abbiamo espresso la nostra sorpresa,
leggendo il parere della Provincia, avendo rilevato appunto la stranezza della
mancanza di ogni rilievo in quanto,
perché ciò fosse possibile, si sarebbero dovute verificare contemporaneamente,
rispetto a meno di due anni fa, due condizioni: la ristrutturazione/costruzione
di tutti gli edifici da risanare/riconvertire e l’occupazione di tutti i nuovi
alloggi sfitti. Siccome ciò non è avvenuto l’unica cosa che si poteva dedurre è
che la Provincia si fosse dimostrata perlomeno “distratta” sul punto e che,
quindi, il suo parere fosse discutibile e non utilizzabile a comprova favorevole
da parte della maggioranza.
Per quanto riguarda invece quanto
presente nel parere della Regione, tra l’altro in diverse occasioni presentato
dalla maggioranza come un trofeo, abbiamo potuto dimostrare, utilizzando gli
stessi dati indicati nella contro-deduzione (e quindi non inventati o presi da chissà dove come sono stati giudicati
tutti i dati allegati alle nostre osservazioni!) che la densità edilizia è
passata da 12 mq. di SLP ogni 100 mq. di St (Superficie territoriale) previsti
dal PRG a 42 mq. di SLP ogni 100 mq. di St. Il 250% in più!
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