
In effetti, una prima valutazione politica di questo percorso potrebbe essere tratta, a prescindere dal merito della proposta avanzata: tutto questo iter si è svolto in una condizione di indifferenza complessiva. Persino chi avrebbe potuto dire qualcosa, almeno in termini di competenze professionali, non si è gran che sforzato per avanzare valutazioni o critiche. Il che rappresenta una prima vera sconfitta della politica della partecipazione, ipotizzata, ma non ancora praticata con coerenza, dall'attuale amministrazione.
Il Partito democratico di Cantù, con quanti interessati a un confronto sul tema, ha avviato nel corso degli ultimi mesi un gruppo di lavoro sul PGT, al quale hanno partecipato cittadini anche di diverso orientamento politico dal nostro. Ne è emerso un documento che presentiamo di seguito, e che rappresenta la base politica sulla quale predisporremo, insieme al gruppo consigliare, quante osservazioni sarà utile definire, e che verranno presentate entro il prossimo 4 novembre.
In fase di adozione, il gruppo consiliare democratico espresse un voto d'astensione. Si trattò di una decisione abbondantemente argomentata dal capogruppo Antonio Pagani, che ad oggi continuiamo a presentare come una
sospensione di giudizio, per poter prendere le misure verso un piano complesso,
di cui (a luglio) avevamo potuto leggere con cura soltanto il primo documento (il Documento di Piano);
i due restanti (servizi e regole) erano sopraggiunti da pochi giorni.
Dal lavoro di analisi più approfondito e complesso, maturato nelle ultime settimane, nella sostanza, vediamo emergere molti aspetti preoccupanti, e diverse valutazioni anche
critiche. Da questo punto di vista, il quadro completo delle osservazioni
da noi individuate presenta due tipologie di problematiche:
1. aspetti che sono certamente importanti, ma
di per sé marginali o formali, rispetto all'economia complessiva del PGT;
2. altri aspetti critici, di sostanza e di valore
strategico, e quindi di portata politica.
Su questi aspetti presenteranno delle osservazioni, rispetto alle quali vorremmo tanto che l'amministrazione le recepisse. Si tratta soprattutto di quelle osservazioni diportata strategica, e quindi politica. E' evidente che, nel caso ciò non accadesse, ci si orienterà per
il voto contrario sull'approvazione del PGT.
Il documento che segue è dunque il punto di partenza di un'elaborazione più vasta e puntuale, ma già fa notare l'orientamento per il quale si muove l'azione politica del Partito democratico di Cantù e di tutta la coalizione che sostenne il candidato Antonio Pagani.
DOCUMENTO SUL PGT
Quando
il 14 maggio 2012 il candidato Sindaco per il turno di ballottaggio Claudio
Bizzozero e Antonio Pagani stilarono il documento politico intitolato “Il
cambiamento è possibile”, per documentare l’appoggio all’elezione di Bizzozero,
tra i quattro punti programatici che motivavano tale decisione il primo
riguardava proprio il PGT canturino: “l’integrale
revisione del PGT, avendo come obiettivo la costituzione del Parco della
Brughiera e lo stop al consumo del territorio”.
Non
era allora specificato quale strumento adottare per tale obiettivo. L’Amministrazione
attuale optò per la revoca del precedente piano; noi criticammo tale scelta,
che a nostro dire avrebbe rappresentato per i canturini una perdita di tempo di
almeno sei mesi e avrebbe procurato un grave vulnus alla “progettazione
partecipata” prevista dalla legge. Previsioni avveratesi puntualmente; e
intanto il PGT è approdato in Consiglio comunale per la delibera di adozione.
La
scelta del gruppo consigliare democratico è stata di astenersi, dopo aver
valutato positivamente diversi aspetti del Piano (quali la salva-guardia ambientale, l’opzione per il Parco regionale, la
politica del “riuso”, la qualificazione energetica degli edifici ), e
nonostante fosse maturato un marcato dissenso
rispetto a diverse scelte ivi contenute. Non abbiamo espresso un voto contrario,
sia perché in fondo sono state ritenute “reversibili” diverse decisioni della
maggioranza, ma anche per evitare, indipendentemente dal peso dei nostri voti,
che la presenza nel vigente PRG di norme non coerenti con quelle del nuovo
Piano ne potesse compromettere l’azione di tutela ambientale.
Tra
i motivi di dissenso, che riteniamo debbano diventare oggetto di un vasto
dibattito nella città e che vogliamo credere non verranno coartate dalla
maggioranza con altre motivazioni d’emergenza sul piano dei tempi, elenchiamo:
1.
Area De Amicis. Si
tratta di un’area che costituisce il cuore della nostra città e la sua
definizione non può essere solo il frutto di un semplice accordo di natura
edificatoria con la proprietà. Chiediamo anzitutto la rinuncia all'attuale PII e in seguito che sia attivato un forte processo
partecipativo utilizzando tutti gli strumenti disponibili, in particolare
quelli di recente introduzione, per coinvolgere i cittadini, sia singolarmente
che rappresentati nelle varie associazioni. A tal fine, ci faremmo parte
proponente di un dibattito su un tema
tanto importante, in mancanza di un’iniziativa specifica dell’Amministrazione.
2.
Consumo di suolo: applicando
le regole vigenti ammonta a 28.000 mq circa ma, in pratica, il nuovo PGT
“impegnerà” almeno 400.000 mq. La differenza è “verde” consumato! Non sarebbe
il caso di rifletterci un po’ di più?
3.
Le abitazioni sfitte si stima superino
le 1.000 unità. Considerando che il Piano, di suo, prevede un incremento di
3.000 abitanti cui aggiungere quelli che dovrebbero occupare le case vuote non
sarebbe il caso di chiedersi se già ora non è stato superato il limite?
4.
La viabilità è volutamente poco
trattata in quanto è stato affermato dalla maggioranza che non è tempo di
“grandi opere” causa il grave deficit finanziario che pesa su tutti i Comuni. Noi
chiediamo che sia impostata fin da subito la soluzione (lasciando a tempi migliori la realizzazioni
delle eventuali grandi opere) anche per dare ordine e concretezza al
grande progetto di “riuso” che il Piano prevede.
Esiste
poi un’altra serie di obiezioni, con conseguente richiesta di spiegazioni, che,
riguardando aspetti specifici del Piano, riproporremo insieme alle altre
osservazioni che presenteremo.
· È stata
cancellata una lottizzazione in via Mentana/via Catullo. Perché, a differenza
dei proprietari
delle altre lottizzazioni ereditate dal PRG, non sono stati
riconosciuti i “diritti acquisiti”?
· Perché
lo stralcio di questa lottizzazione dal perimetro del Tessuto Consolidato (vedi elaborati del Piano dei Servizi) è
in difformità rispetto a quanto indicato nelle tavole del Documento di Piano,
laddove essa è invece compresa all’interno del suddetto perimetro?· Sono state individuate otto aree di nuova edificazione, comportanti consumo di suolo; perché proprio queste otto?
· L’individuazione della lottizzazione produttiva a Cantù Asnago (via Mameli/Via dei Partigiani) è prevista su aree che lo stesso Documento di Piano individua come meritevoli di tutela ambientale: quali i motivi che hanno portato a inserirla?
Il
livello d’intelligenza e di capacità di comprensione e di accoglimento delle
osservazioni da noi predisposte motiverà il nostro voto in sede di definitiva
approvazione del PGT. Auspichiamo che di fronte a proposte migliorative e di
qualità, l’Amministrazione opti per comportamento di apertura e di dialogo.
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