lunedì 14 ottobre 2013

Piano di governo del territorio in discussione: le nostre condizioni per un voto favorevole


Importanti scadenze attendono il Comune di Cantù, in tema di governo del proprio territorio. Il 4 novembre si concluderà la fase di presentazione delle osservazioni al Piano di governo del territorio (d'ora in avanti PGT) che tutti i cittadini potranno presentare su aspetti parziali o generali della proposta avanzata dall'Amministrazione e "adottata" a fine luglio con il voto del Consiglio comunale.
In effetti, una prima valutazione politica di questo percorso potrebbe essere tratta, a prescindere dal merito della proposta avanzata: tutto questo iter si è svolto in una condizione di indifferenza complessiva. Persino chi avrebbe potuto dire qualcosa,  almeno in termini di competenze professionali, non si è gran che sforzato per avanzare valutazioni o critiche. Il che rappresenta una prima vera sconfitta della politica della partecipazione, ipotizzata, ma non ancora praticata con coerenza, dall'attuale amministrazione.
 
Il Partito democratico di Cantù, con quanti interessati a un confronto sul tema, ha avviato nel corso degli ultimi mesi un gruppo di lavoro sul PGT, al quale hanno partecipato cittadini anche di diverso orientamento politico dal nostro. Ne è emerso un documento che presentiamo di seguito, e che rappresenta la base politica sulla quale predisporremo, insieme al gruppo consigliare, quante osservazioni sarà utile definire, e che verranno presentate entro il prossimo 4 novembre.

In fase di adozione, il gruppo consiliare democratico espresse un voto d'astensione. Si trattò di una decisione abbondantemente argomentata dal capogruppo Antonio Pagani, che ad oggi continuiamo a presentare come una sospensione di giudizio, per poter prendere le misure verso un piano complesso, di cui (a luglio) avevamo potuto leggere con cura soltanto il primo documento (il Documento di Piano); i due restanti (servizi e regole) erano sopraggiunti da pochi giorni.

Dal lavoro di analisi più approfondito e complesso, maturato nelle ultime settimane, nella sostanza, vediamo emergere molti aspetti preoccupanti, e diverse valutazioni anche critiche. Da questo punto di vista, il quadro completo delle osservazioni da noi individuate presenta due tipologie di problematiche:
1. aspetti che sono certamente importanti, ma di per sé marginali o formali, rispetto all'economia complessiva del PGT;
2. altri aspetti critici, di sostanza e di valore strategico, e quindi di portata politica.

Su questi aspetti presenteranno delle osservazioni, rispetto alle quali vorremmo tanto che l'amministrazione le recepisse. Si tratta soprattutto di quelle osservazioni diportata strategica, e quindi politica. E' evidente che, nel caso ciò non accadesse, ci si orienterà per il voto contrario sull'approvazione del PGT.

Il documento che segue è dunque il punto di partenza di un'elaborazione più vasta e puntuale, ma già fa notare l'orientamento per il quale si muove l'azione politica del Partito democratico di Cantù e di tutta la coalizione che sostenne il candidato Antonio Pagani.
 

DOCUMENTO SUL PGT

Quando il 14 maggio 2012 il candidato Sindaco per il turno di ballottaggio Claudio Bizzozero e Antonio Pagani stilarono il documento politico intitolato “Il cambiamento è possibile”, per documentare l’appoggio all’elezione di Bizzozero, tra i quattro punti programatici che motivavano tale decisione il primo riguardava proprio il PGT canturino: “l’integrale revisione del PGT, avendo come obiettivo la costituzione del Parco della Brughiera e lo stop al consumo del territorio”.

Non era allora specificato quale strumento adottare per tale obiettivo. L’Amministrazione attuale optò per la revoca del precedente piano; noi criticammo tale scelta, che a nostro dire avrebbe rappresentato per i canturini una perdita di tempo di almeno sei mesi e avrebbe procurato un grave vulnus alla “progettazione partecipata” prevista dalla legge. Previsioni avveratesi puntualmente; e intanto il PGT è approdato in Consiglio comunale per la delibera di adozione.

La scelta del gruppo consigliare democratico è stata di astenersi, dopo aver valutato positivamente diversi aspetti del Piano (quali la salva-guardia ambientale, l’opzione per il Parco regionale, la politica del “riuso”, la qualificazione energetica degli edifici ), e nonostante fosse  maturato un marcato dissenso rispetto a diverse scelte ivi contenute. Non abbiamo espresso un voto contrario, sia perché in fondo sono state ritenute “reversibili” diverse decisioni della maggioranza, ma anche per evitare, indipendentemente dal peso dei nostri voti, che la presenza nel vigente PRG di norme non coerenti con quelle del nuovo Piano ne potesse compromettere l’azione di tutela ambientale.

Tra i motivi di dissenso, che riteniamo debbano diventare oggetto di un vasto dibattito nella città e che vogliamo credere non verranno coartate dalla maggioranza con altre motivazioni d’emergenza sul piano dei tempi, elenchiamo:

1.     Area De Amicis. Si tratta di un’area che costituisce il cuore della nostra città e la sua definizione non può essere solo il frutto di un semplice accordo di natura edificatoria con la proprietà. Chiediamo anzitutto la rinuncia all'attuale PII e in seguito che sia attivato un forte processo partecipativo utilizzando tutti gli strumenti disponibili, in particolare quelli di recente introduzione, per coinvolgere i cittadini, sia singolarmente che rappresentati nelle varie associazioni. A tal fine, ci faremmo parte proponente di un dibattito su  un tema tanto importante, in mancanza di un’iniziativa specifica  dell’Amministrazione.

2.     Consumo di suolo: applicando le regole vigenti ammonta a 28.000 mq circa ma, in pratica, il nuovo PGT “impegnerà” almeno 400.000 mq. La differenza è “verde” consumato! Non sarebbe il caso di rifletterci un po’ di più?

3.     Le abitazioni sfitte si stima superino le 1.000 unità. Considerando che il Piano, di suo, prevede un incremento di 3.000 abitanti cui aggiungere quelli che dovrebbero occupare le case vuote non sarebbe il caso di chiedersi se già ora non è stato superato il limite?

4.     La viabilità è volutamente poco trattata in quanto è stato affermato dalla maggioranza che non è tempo di “grandi opere” causa il grave deficit finanziario che pesa su tutti i Comuni. Noi chiediamo che sia impostata fin da subito la soluzione (lasciando a tempi migliori la realizzazioni delle eventuali grandi opere) anche per dare ordine e concretezza al grande progetto di “riuso” che il Piano prevede.

Esiste poi un’altra serie di obiezioni, con conseguente richiesta di spiegazioni, che, riguardando aspetti specifici del Piano, riproporremo insieme alle altre osservazioni che presenteremo.

·      È stata cancellata una lottizzazione in via Mentana/via Catullo. Perché, a differenza dei proprietari
delle altre lottizzazioni ereditate dal PRG, non sono stati riconosciuti i “diritti acquisiti”?     
·      Perché lo stralcio di questa lottizzazione dal perimetro del Tessuto Consolidato (vedi elaborati del Piano dei Servizi) è in difformità rispetto a quanto indicato nelle tavole del Documento di Piano, laddove essa è invece compresa all’interno del suddetto perimetro?
·      Sono state individuate otto aree di nuova edificazione, comportanti consumo di suolo; perché proprio queste otto?
·      L’individuazione della lottizzazione produttiva a Cantù Asnago (via Mameli/Via dei Partigiani) è prevista su aree che lo stesso Documento di Piano individua come meritevoli di tutela ambientale: quali i motivi che hanno portato a inserirla?

Il livello d’intelligenza e di capacità di comprensione e di accoglimento delle osservazioni da noi predisposte motiverà il nostro voto in sede di definitiva approvazione del PGT. Auspichiamo che di fronte a proposte migliorative e di qualità, l’Amministrazione opti per comportamento di apertura e di dialogo.

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