Durante la scorsa riunione del Consiglio comunale, alla pratica dell’assestamento è
stato allegato l’elenco aggiornato degli investimenti e delle opere pubbliche
da realizzarsi nel 2014 per un importo complessivo di circa 7,3 mln/euro.
Alcune spese di quelle previste non potranno essere perfezionate entro la fine dell’anno per il
mancato accertamento delle entrate che coprirebbero tali costi.
Ne deriva che confrontando i
bilanci di previsione e di rendiconto degli ultimi tre anni ci si trova di
fronte a notevoli differenze tra l’importo iniziale e quello finale.
Nel frattempo, la Giunta ha
adottato lo scorso 19 novembre con delibera n. 184 il Programma Triennale Opere
Pubbliche 2015-17 nel quale sono compresi nel 2015 investimenti già previsti
nel 2014 per circa 2,75 mln/euro (2° lotto manutenzione vie e piazze, Centro
Sportivo di via Milano, Palazzetto Piazza Parini, Revisione viabilistica centro
cittadino, Riqualificazione parchi urbani, vie e piazze del centro cittadino).
Si tratta di un Piano che prevede lavori per
dieci milioni (10,645 mln/euro per il triennio), dei quali si vorrebbe garantita la sostenibilità grazie all’azione
di risanamento effettuata dalla maggioranza sui conti del Comune. Vedremo di seguito che tale azione taumaturgica in effetti è consistita nel nulla fare al di là dell'ordinaria amministrazione
Tra il 2011 e il 2013 le
spese correnti sono diminuite di 1,5 mln/euro senza che fosse possibile rilevare
alcuna particolare e qualitativa ristrutturazione delle spese.
Nel dettaglio: 330.000 euro in
meno riguardano il costo del personale; i dipendenti comunali hanno lavorato in minor numero facendo le stesse cose; 180.000 euro in meno
riguardano gli interessi passivi, che si riducono per effetto della riduzione dell’esposizione debitoria; 1 mln/euro è ricavato dal taglio di
prestazioni e, solo molto parzialmente, da azioni di risparmio.
Nei dieci milioni in tre anni di cui parla ma maggioranza sono compresi i già citati 2,75 mln/€ di spese 2014 posticipate, da
finanziarsi con alienazioni (ma queste alienazioni, che stanno andando deserte, bando dopo bando, vedono abbassarsi il valore iniziale dei cespiti); i rimanenti 7,9 mln/€ dovrebbero essere finanziati da oneri di urbanizzazione (2,5 mln nel
triennio), da utilizzo di avanzo e da ricorso a bandi o a mutui (5,4 mln nel
triennio e tenendo conto che il residuo avanzo disponibile si è ridotto a 1,5
mln/€).
Quindi le entrate a copertura di dette spese risultano poco certe. Sorge così più di un dubbio sulla fattibilità del Piano adottato
avvicinandolo più a una lista di idee piuttosto che a una seria e
accettabile programmazione.
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