martedì 14 gennaio 2014

Il cemento del sindaco: Pinocchio Governa il Territorio


All'assessore Latorraca devono essere risultati indigesti i dati che abbiamo pubblicato, e che comprovano quanto il suo disegno urbanistico sia lesivo del tessuto ambientale nel consolidato urbano.


Siamo infatti a una reazione stizzita e poco meditata, nella quale si improvvisa critico letterario, senza averne, in verita' i titoli o lo spessore. Ci racconta la storiella di Pinocchio che raggiunge il suo obiettivo e diventa bambino, dimostrando così di avere una nozione approssimativa e disneyana del personaggio di Collodi. Gli consigliamo di leggersi il romanzo originale, ne scoprirà delle belle. Quanto alle controaccuse al Pd e al consigliere Pagani, siamo alle solite: se governassimo noi ci sarebbe “una colata di cemento” in città. Ma si tratta di una tesi che è prontamente smentita dalle osservazioni da noi presentate sul PGT in discussione. A parte l'ultima delle nostre diciotto osservazioni, che cerca di segnalare alcuni dei tanti errori contenuti nel PGT, le restanti diciassette sono prevalentemente  orientate a limitare il cemento del sindaco e del suo assessore. Quindi, l'assessore usa la propaganda per nascondere un'evidenza, ovvero un aumento netto dell'edificazione all'interno del tessuto consolidato urbano.

Quanto all'accusa rivolta al Pd e al consigliere Pagani di aver cambiato parere, dopo essersi astenuti all'atto dell'adozione, siamo ancora alla propaganda. Il voto sull'adozione si svolse nel luglio del 2012. L'unico documento su cui riflettere e su cui misurare la politica urbanistica dell'amministrazione era allora il Documento di  Piano, ancor oggi valutabile positivamente per le asserzioni in esso contenute. I due restanti documenti che completavano il PGT, ovvero documento delle regole e documento dei servizi, vennero resi noti ai consiglieri comunali pochi giorni prima della data di adozione. La nostra astensione fu quindi, giocoforza, a causa dei ritardi dell'amministrazione, una sospensione di giudizio, un'apertura di credito a una maggioranza che credevamo aperta, partecipativa e dialogante e non chiusa e arrogante.  Una lettura successiva del documento delle regole mette in luce quanto la prassi urbanistica abbia contraddetto le buone intenzioni contenute nei principi del Documento di Piano.
Da questa vera e profonda contraddizione nasce la metafora di Pinocchio. Pinocchio è colui che promette buoni propositi e poi si comporta in modo affatto differente. Promette e non mantiene. E' la metafora della peggiore condotta pubblica, che questa volta ritroviamo nel cemento del sindaco e del suo assessore: promettevano una Cantù ecosostenibile e virtuosa, e ci ripropongono il cemento in ogni interstizio presente in città.

Nessun commento: