domenica 7 luglio 2013

Tares. Primo obiettivo: riduzione dei rifiuti.

Con il seguente documento predisposto da Andrea Monti avviamo una serie di interventi che costituiranno la proposta del Partito democratico di Cantù sul tema della differenziazione della raccolta dei rifiuti e la relativa tassa Tares, da tale differenziazione dipendente. In breve, proponiamo un percorso che, se debitamente avvallato dall'Amministrazione comunale, potrebbe portare a una radicale ridefinizione del tema dei rifiuti urbani, e del loro trattamento.


di Andrea Monti

 

Stato di fatto

 


Dati provenienti dall'Osservatorio rifiuti Provincia Como 2008


 
 
Provincia
Cantù
Produzione procapite
1,31
1,39
Raccolta differenziata
48,2%
56,9%

 

 

Osservatorio rifiuti Provincia Como 2011


 

 
Provincia
Cantù
Produzione procapite
1,28
1,33
Raccolta differenziata
50,1%
65,9%

 

 

Nelle tabelle sottostanti presentiamo un confronto tra i dati relativi alla città di Cantù,  con i centri con più di 10.000 abitanti e con i comuni confinanti.

 

Comune
Produzione procapite
Kg/ab giorno
Raccolta differenziata
CANTU’
1.33
65,9
Senna
0.81 (min)
47.9
Capiago
1.12
54.9
Brenna
1.16
60.5
Carugo
1.18
57.0
Mariano
1.19
56.1
Figino
1.04
49.6
Carimate
1.35
58.3
Cermenate
1.56
73.3 (min)
Vertemate
1.70 (max)
67.6
Cucciago
1.20
60.4

 

Comune

Produzione procapite
Kg/ab giorno
Raccolta differenziata
CANTU’
1.33
65,9
Como
1.33
39.0 (max)
Mariano
1.19
56.1
Erba
1.50
61.5
Olgiate
1.17
57.5

 

 

Cantù si inserisce in una posizione medio alta (giudizio positivo) per quanto riguarda la raccolta differenziata e medio alta (giudizio negativo) per quanto riguarda la produzione procapite di rifiuti.

 

La VAS individua i seguenti obiettivi:

-          Ridurre la quantità di rifiuti

-          Promuovere la raccolta differenziata

-          Incentivare il recupero di materia


Iniziativa finalizzata alla riduzione dei rifiuti (e non solo):

 

Istituzione di un marchio di buone pratiche da rivolgere ai commercianti, grandi e piccoli, ai quali si chiede di vendere e promuovere prodotti a basso impatto ambientale per quanto riguarda il consumatore.

Si prevedono 5 azioni possibili:

 

1.      Ridurre la produzione di rifiuti: vendere e promuovere con apposita etichetta prodotti che riducono il quantitativo di imballaggi (ci sono marchi che lo dichiarano) o prodotti sfusi

 

2.      Ridurre la produzione di rifiuti: adottare metodologie di vendite che riducono gli imballaggi (meno “carta” per gli affettati, tipologie differenti di frutta o verdura nello stesso sacchetto…)

 

3.      Incrementare la differenziabilità dei rifiuti: vendere e promuovere con apposita etichetta prodotti con un maggior livello di riciclo (es. bicchieri e piatti di plastica compostabile)

 

4.      Aumentare i prodotti riciclati: vendere e promuovere con apposita etichetta prodotti derivati da materiale reciclato

 

5.      Incentivare il chilometro zero: vendere e promuovere con apposita etichetta prodotti del settore alimentare provenienti da regioni “vicine”. Sui prodotti confezionati viene già riportato lo stabilimento di produzione e quindi viene richiesto solo di indicare con etichetta quando il prodotto arriva dalla Lombardia. Per quanto riguarda la frutta e la verdura viene richiesto di indicare la regione di origine del prodotto e promuovere con etichetta quella lombarda

 

Per aderire all’iniziativa il commerciante deve sottostare ad almeno 2 (o 3) azioni, ricevendo così uno stemma da parte dell’amministrazione, che riconosce loro l’impegno, con contrassegnato un numero di “stelle” proporzionale alle azioni a cui si aderisce.

Le etichette che promuovono i prodotti saranno simili nel formato ma di diverso colore (o il contrario) in relazione all’azione a cui partecipano, in modo che sia di facile comprensione per il consumatore.

 

Il motivo per cui un commerciante dovrebbe aver interesse a partecipare è dato dalla pubblicità che l’amministrazione stessa fornisce grazie all’etichetta, e grazie ad una cartina sia in versione cartacea che informatizzata (con pagina dedicata nel sito del comune) che colloca nella città i vari esercenti etichettati.

 

Il controllo sull’esercente viene affidato ai clienti stessi, i quali possono fornire sul sito stesso un giudizio fatto di “smile” o anche lasciando commenti. Nel caso in cui un esercente non dovesse esporre prodotti legati ad una azione per la quale riceve una “stella” possono essere i clienti stessi che segnalano la difformità. Questo ruolo ai clienti verrà presentato come occasione per fornire consigli e verrà sempre filtrato dal gestore della pagina web, per evitare commenti che possano ledere il commerciante.

 

L’amministrazione deve fornire un’adeguata informazione all’iniziativa, sensibilizzando anche attraverso le scuole, allegando anche opuscoli sulle azione che la singola persona può fare.

In parallelo deve fornire ai cittadini nozioni precise riguardo alla riciclabilità dei materiali, indicando dove deve essere conferita qualsiasi tipologia di materiale, intesa non come “plastica” ma con la sigla specifica che viene riportata sugli imballaggi.

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