lunedì 18 febbraio 2013

Carlo Dell’Aringa a Cantù per parlare di lavoro. Come è andata


di Giuseppe Emilcare
 
 
Parlare di lavoro in un istituto professionale come l’Enaip di Cantù è altamente significativo. Perché concentra due questioni importanti: il lavoro e la formazione. E oggi più che mai c’è bisogno sia dell’uno sia dell’altra.

Ma soprattutto il lavoro. Carlo Dell’Aringa docente di economia all’Università Cattolica di Milano e candidato del Partito Democratico alla Camera dei deputati è su questo punto categorico. Possiamo star qui a parlare di ciò che volete ma il punto principale è “dare lavoro”. Far lavorare gli italiani sennò non si riparte più.
 
I conti pubblici e la loro tenuta sono aspetti importanti ma la politica del rigore non crea sviluppo. Oltre che pesare in modo drammatico sulle vite dei cittadini. Occorre impegnarsi in Europa per politiche di crescita intelligente; e lo può fare solo una forza politica che abbia la necessaria rappresentanza politica e la necessaria credibilità per farsi ascoltare nel Parlamento europeo.

Vi immaginate Berlusconi zimbello di tutta Europa o Grillo che blatera uscite dall’euro a Bruxelles?

Le proposte del Partito Democratico sul lavoro ( programma ) sono promesse realistiche e realizzabili. La situazione è grave e complessa. Dobbiamo sentire ancora bugie? Gli elettori sono oggi maturi per capire che se si promettono quattro milioni di posti di lavoro, ma i disoccupati sono due milioni e mezzo, c’è qualcosa che non va?

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