La proposta è
avanzata dall’architetto Roberto Bianchi esponente del Partito democratico di
Cantù, e dal dottor Mattia Soliani, impiegato nell'ambito risorse umane, uno dei portavoce
del Gruppo pendolari (da tempo impegnato nel progetto di riqualificare l’intero
comparti ferroviario cittadino). Si suggerisce nel documento di puntare a una
profonda sistemazione del centro della frazione di Asnago, da ripensare perché
possa essere il biglietto da visita di Cantù, per chi giunge da Milano, e un
riferimento permanente per l’asse Milano-Como, nonché un luogo utile e sicuro
per i lavoratori che usufruiscono di tale servizio.
La volontà che
manifestiamo è di affrontare e risolvere tre problemi: i parcheggi, la
sicurezza, l’interscambio ferro-gomma.
Per i primi è
previsto l’ampliamento degli spazi con un parcheggio a due piani in via
Conciliazione (facendo uso di una struttura leggera). Una zonizzazione di
costi, con i 50 cent. € a ridosso della stazione, 1€ a ridosso delle case e la
gratuità per i residenti e per chi parcheggia in aree più lontane (come davanti
all’azienda Consonni).
Per la
sicurezza si pensa a lampioni intelligenti, capaci di gestire la luminosità, di
fornire internet gratuito in determinate ore del giorno e di fornire basi per
installazione telecamere di video sorveglianza; un’area 30’ davanti alla
stazione, in via Rienti, che faccia da piazzale ma svolga anche una funzione di
rallentamento auto, e un fascia alberata che crei decoro urbano ma anche
separazione tra la strada principale e l’area viaggiatori. In aggiunta, si
propone una presenza in determinati orari e date da programmare di un
contingente di vigili urbani, presso un presidio situato all’interno della
struttura della Stazione. Infine, si rende indispensabile la messa a norma del
sottopassaggio per regolare l’accesso alle persone con disabilità
Mentre per i
mezzi di collegamento si propone un nuovo accesso alla banchina, con una sua
ulteriore sistemazione, la copertura (preferibilmente in legno), l’ampliamento
e soprattutto un accesso diretto. I pullman e il servizio busTu, a seguito di
una adeguata revisione degli orari, arriverebbero a ridosso dell’area di
partenza treni, proponendo uno scambio comodo e immediato.
L’itera area,
secondo il Partito democratico di Cantù, andrebbe individuata come un’area di
rigenerazione urbana, da indicare all’interno del Piano di governo del
territorio, al fine di destinare ad essa risorse e investimenti indispensabili
per realizzare tale intenso impegno economico.
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