mercoledì 22 febbraio 2017

Proposta: riqualifichiamo la frazione di Cantù Asnago


La proposta è avanzata dall’architetto Roberto Bianchi esponente del Partito democratico di Cantù, e  dal dottor Mattia Soliani, impiegato nell'ambito risorse umane,  uno dei portavoce del Gruppo pendolari (da tempo impegnato nel progetto di riqualificare l’intero comparti ferroviario cittadino). Si suggerisce nel documento di puntare a una profonda sistemazione del centro della frazione di Asnago, da ripensare perché possa essere il biglietto da visita di Cantù, per chi giunge da Milano, e un riferimento permanente per l’asse Milano-Como, nonché un luogo utile e sicuro per i lavoratori che usufruiscono di tale servizio.
La volontà che manifestiamo è di affrontare e risolvere tre problemi: i parcheggi, la sicurezza, l’interscambio ferro-gomma.
Per i primi è previsto l’ampliamento degli spazi con un parcheggio a due piani in via Conciliazione (facendo uso di una struttura leggera). Una zonizzazione di costi, con i 50 cent. € a ridosso della stazione, 1€ a ridosso delle case e la gratuità per i residenti e per chi parcheggia in aree più lontane (come davanti all’azienda Consonni).
Per la sicurezza si pensa a lampioni intelligenti, capaci di gestire la luminosità, di fornire internet gratuito in determinate ore del giorno e di fornire basi per installazione telecamere di video sorveglianza; un’area 30’ davanti alla stazione, in via Rienti, che faccia da piazzale ma svolga anche una funzione di rallentamento auto, e un fascia alberata che crei decoro urbano ma anche separazione tra la strada principale e l’area viaggiatori. In aggiunta, si propone una presenza in determinati orari e date da programmare di un contingente di vigili urbani, presso un presidio situato all’interno della struttura della Stazione. Infine, si rende indispensabile la messa a norma del sottopassaggio per regolare l’accesso alle persone con disabilità
Mentre per i mezzi di collegamento si propone un nuovo accesso alla banchina, con una sua ulteriore sistemazione, la copertura (preferibilmente in legno), l’ampliamento e soprattutto un accesso diretto. I pullman e il servizio busTu, a seguito di una adeguata revisione degli orari, arriverebbero a ridosso dell’area di partenza treni, proponendo uno scambio comodo e immediato.

L’itera area, secondo il Partito democratico di Cantù, andrebbe individuata come un’area di rigenerazione urbana, da indicare all’interno del Piano di governo del territorio, al fine di destinare ad essa risorse e investimenti indispensabili per realizzare tale intenso impegno economico. 

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