sabato 11 febbraio 2017

Fascisti imbrattano l'ingresso della sede del nostro circolo. Serve riprovazione pubblica, non silenzio

Abbiamo pubblicato questo comunicato stampa, in risposta alla provocazione che alcuni fascisti hanno lanciato imbrattando la nostra sede.

Non è la prima volta che i fascisti di Forza nuova si dedicano a imbrattare gli accessi agli edifici che costituiscono la sede pubblica di diverse associazioni e forze politiche cittadine, tra cui le sedi del sindacato della CGIL, l'Arci, l'Auser e il circolo del nostro partito.
Si tratta di gesti violenti e aggressivi, nonché intimidatori, che respingiamo con energia, e che condanniamo. Essi sono stati resi possibili anche da scelte scriteriate compiute dalla presenta amministrazione, che hanno accreditato tale forza politica, residuo di un passato deprecabile nella storia italiana, come interlocutore politico ed amministrativo cui affidare anche l'uso della sede comunale del Campo solare per svolgere il proprio Festival neofascista.
Siamo lieti che contro quel gesto scriteriato sia sorto un movimento di opinione che ha impegnato il Consiglio comunale sino a portare all'intitolazione del suddetto Campo solare ai partigiani canturini. E rammentiamo di essere sta ti i primi ad attivarsi, ai tempi del festival Boreal, prima di tanti che oggi cercano di distinguersi in chi è più antifascista di altri.
Ancor più lieti saremmo se contro tali gesti intimidatori e provocatori si elevasse un gesto di condanna e di solidarietà da parte di altre forze politiche, in primis dalla maggioranza che governa Cantù, e dal suo candidato Sindaco, Francesco Pavesi, che mai in passato ha espresso pubblicamente alcun gesto di distinzione dalle scelte del Sindaco in merito al favoreggiamento delle destre neofasciste e negazioniste ospitate gentilmente nelle sedi comunali.
Che manchino oggi (e siano mancati in un passato, anche recente) segni di vicinanza verso una forza politica cittadina oggetto di tali azioni aggressive, è segno di un complessivo imbarbarimento della vita pubblica cittadina, e dell'incapacità delle altre forze politiche di andare al di là del proprio immediato particulare, tutte tese a celebrare i riti di una inconcludente azione amministrativa, prive come sono di rapporti sociali e capacità di critica verso chi intende la politica come aggressione o offesa.

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