Ripresa del legno in arrivo. La politica
nazionale ha reso possibile un rilancio, anche nel mercato interno, per
il settore del mobile. Ma proprio la politica, a Cantù, è ancora legata a
dinamiche stanche e a una dimensione asfittica. Mira a un consenso facile, nel
settore dei servizi individuali, e non capisce che si deve prontamente salire
su un autobus che inizia a muoversi.
Dal giugno 2013, è stato istituito il bonus mobile, che ha permesso in
tre anni di rilanciare un mercato interno del mobile in modo sensibilmente
significativo. Più di mezzo milione di consumatori hanno usufruito in Italia di
questo strumento di abbattimento dei costi per la ristrutturazione e la
sostituzione di mobili ed elettrodomestici.
FederlegnoArredo ha definito positivo l’anno appena concluso, e ha
parlato di un mercato interno in crescita di un +5%. Un dato interessante, che
dovrebbe anche riverberarsi sull’occupazione del distretto del legno.
Ma questa situazione favorevole non sembra ancora riverberarsi nella
consapevolezza della società canturina. Servirebbero oggi scelte innovative,
volte a rilanciare il distretto su nuove basi e assecondando le nuove
tecnologie e le tendenze del settore; servirebbe un ripensamento profondo del
settore della formazione professionale, dopo la fine dell’Istituto d’arte; e invece si assiste a un sostanziale
disinteresse, quando non a una vera e propria noncuranza, da parte dei responsabili
politici della città.
Né i lavori istituzionali affidati a una consulta cittadina dell’economia
hanno ancora tracciato un percorso virtuoso che possa assecondare il nuovo
corso di un settore storico della nostra città.
Siamo convinti che la prossima campagna elettorale per
le elezioni comunali potrà dare l’occasione a quanti oggi balbettano su questo
tema di dichiarare orientamenti e individuare proposte per un rilancio
produttivo della nostra città, che non può rassegnarsi a un lento processo di
declino e di terziarizzazione.
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