lunedì 2 gennaio 2017

Campagna elettorale al via per la maggioranza. A spese di chi?

La campagna elettorale della maggioranza che governa la città e del suo vicesindaco, candidato sindaco in pectore, è già partita, a quanto pare a spese del bilancio cittadino.
In questi giorni il Comune di Cantù ha infatti inviato due comunicazioni alle famiglie dei bambini di Cantù che risultano evidentemente di stampo pre elettorale.
Il primo intervento: i costi per la mensa delle scuole comunali si ridurranno,  ma solo per le famiglie a più alto reddito, di 50 centesimi al giorno. Come mai un'agevolazione per i più ricchi? Forse perché sono la fascia più numerosa?
Il secondo intervento. Direttamente nelle caselle di posta delle famiglie che mandano i loro figli alla scuola di musica: il Comune garantirà uno sconto del 50% a chi ha più di un figlio in quella scuola; di 10 euro a chi versa un abbonamento trimestrale.

Si tratta di iniziative lodevoli, ci mancherebbe, che potremmo anche condividere, ma se avessero un’altra filosofia e un’altra tempistica. Così manifestate, sembrano più che altro degli interventi per tamponare una crisi di credibilità che la giunta a trazione civica ha riportato negli ultimi anni.
Il viaggio di nozze con la città di Cantù è durato solo il primo anno dopo le elezioni del 2012, dopo di che la maggioranza di Lavori in corso ha iniziato a compiere scelte incomprensibili, che hanno finito per alienarle credito, fiducia e attenzione, dentro e fuori il comune di Cantù.
Ha iniziato con il festival neonazista Boreal, gentilmente ospitato nei locali comunali, dopo di che il diluvio: iniziative sbagliate, velleitarie, rancorose. Cantù ha perduto gran parte del credito che aveva acquisito in passato.
Uno sconto sul buono pasto, oltretutto, diventerà una cambiale pagata a titolo della successiva amministrazione che governerà al città. Potrà onorarla o smettere di farlo. Ma di certo non si tratterà di un interveto una tantum come i tanti interventi elettorali di fine mandato (asfaltare strade et similia).
Con questo gesto politico, quindi, inizia una campagna elettorale in cui la maggioranza che attualmente governa la città di Cantù cercherà di far dimenticare il proprio sindaco, le sue intemperanze, ma lo dovrà fare con una candidatura di profilo senz’altro più basso, e quindi in una evidente crisi di credibilità.

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