mercoledì 12 ottobre 2016

Piscine e polemiche. La risposta sbagliata del Sindaco


Oggi il Sindaco di Cantù decide di fornire una risposta alla critica mossa dal consigliere Antonio Pagani sul tema dei costi della gestione delle Piscine, e lo fa in modo molto sguaiato, poco controllato e un po' sciatto. Persino il sindaco Bizzozero non è più quello di un tempo.Egli accusa il PD di essere preda di una sorta di mentalità statalista, ma neppure si rende conto di falsificare la nostra posizione, che non è assolutamente contro l'attuale gestore, che è un'azienda privata e fa i suoi interessi legittimi. Semmai la nostra critica è rivolta alla mancata vigilanza di un'amministrazione che aveva promesso che la gestione privata non avrebbe avuto particolari aggravi nei costi, e invece così non è.
Non solo, secondo il Sindaco noi saremmo ideologici, e lui invece il difensore del privato.
Errore.
Egli è il responsabile di un generale disinteresse verso i cittadini, che sono stati lasciati privi di informazioni e addirittura gabbati. (Ne sia un esempio il fatto che, oltre agli aumenti delle tariffe comunali, gli utenti delle piscine devono sobbarcarsi anche i costi per docce e asciugacapelli, il che non era certo contemplato nella convenzione stipulata tra Comune e gestore privato).
Per di più, il comune ha garantito l'accesso alla gestione del privato, come scrive correttamente il consigliere Pagani, "grazie agli investimenti fatti dal Comune, direttamente (400.000 euro) o tramite Canturina Servizi Territoriali (110.000 euro)".
Un caso da manuale: i costi vanno al pubblico, gli utili al privato.
Non si preoccupino i canturini, ancora pochi mesi e il sindaco tornerà a essere un privato cittadino.

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