Le polemiche successive alla chiusura di via Brambilla sono
a dir poco surreali. In particolare, per un riflesso pavloviano particolarmente
vistoso, la Lega Nord si è lanciata in dichiarazioni molto forti, che
tradiscono una sorta di smemoratezza davvero preoccupante in chi vorrebbe
“riprendersi Cantù”.
Se una colpa può essere imputata all’amministrazione
comunale attuale sta nel non essere stata sollecita, una volta deciso il giorno di
avvio dei lavori in via Ettore Brambilla, nel prevedere e nel comunicare ai cittadini
che la chiusura della via avrebbe reso inevitabili i disagi nel traffico. Il
risultato è stato quello della giornata di martedì, con il traffico
paralizzato.
Ma che un partito che ha una storia di governo cittadino, la
Lega Nord, finga di non avere idea dello stato della rete fognaria, che pure
dovrebbe conoscere, è davvero la peggiore delle colpe. Di tutte le reti che
caratterizzano il sottosuolo cittadino, acqua potabile, gas, cavi telefonici,
cavi elettrici, rete fognaria, quest’ultima è notoriamente la sola a versare in
condizioni veramente preoccupanti. Non dimentichiamo che pochi mesi prima,
nella stessa via Brambilla si era verificato un simile (ma meno grave) caso di
sprofondamento del manto stradale.
Probabilmente, l’ammodernamento della rete fognaria, proprio
questa, sarà uno dei più gravosi carichi finanziari di cui la città dovrà
assumersi il carico nei decenni a venire. Ma rammodernare le fognature,
sostituire le tubature, è un lavoro che non produce i consensi che altre opere
invece garantiscono. Se tale è la condizione della rete fognaria, che l’attuale
amministrazione neppure ha preso in considerazione, è però alla Lega e ai suoi
alleati che bisogna attribuire le responsabilità, dopo venti anni di governo
cittadino. In venti anni, gli interventi sono stati pochi e sempre seguenti al
rifacimento di talune vie cittadine. Ebbene, per il futuro, i cittadini
sappiano che questo sarà un tema di grande urgenza.
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