venerdì 18 marzo 2016

Rissa in consiglio comunale: mai così in basso la vita pubblica cittadina


La rissa tra Sindaco e consigliere leghista, quasi giunta alle vie di fatto, durante il Consiglio comunale di ieri sera a Cantù, deve farci riflettere sulla deriva qualunquistica e becera che la politica canturina ha intrapreso.
Grave è stata la reazione del consigliere comunale leghista che ha strappato il microfono al sindaco, ma altrettanto grave è stato il crescendo di insinuazioni e accuse, del tutto gratuite, rivolte ai consiglieri leghisti.
Ogni contrasto politico, per quanto robusto e coriaceo possa essere, non può prescindere dal merito degli atti politici e amministrativi, e deve rivolgersi sempre alla sostanza delle proposte politiche e mai alle persone, la cui integrità deve sempre essere salvaguardata, per rispetto e disciplina nei confronti del modello democratico.
Invece, da diversi tempi, assistiamo a un crescendo di querimonie e ingiurie anche personali, che il Sindaco dispensa a chiunque non si trovi nei suoi confini politici. I militanti democratici sono regolarmente definiti “idioti”, i leghisti “ignoranti”, i cittadini che non seguono le sue assurde e deliranti “caproni” privi di intelligenza.
Da questo Sindaco, la città non ha più niente da attendersi. Dovrebbero comprenderlo i suoi compagni di avventura politica, quelli di oggi e quelli di ieri.

Non è per questo che sono stati eletti.

Non è questo che i cittadini si attendono da loro.

La città ha invece bisogno di una classe politica responsabile e coscienziosa, non di provocatori professionali.

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