domenica 17 gennaio 2016

Due pesi e due misure: la vera politica del Comune di Cantù


Abbiamo assistito in passato a sempre più concitate reprimende sindacali, con le quali il primo cittadino ha castigato la politica, l’impresa, il sindacato, l’amministrazione pubblica, gli elettori.
Il che è stato fatto senza  coerenza amministrativa.
Il Comune ha avviato in un recente passato molteplici  buone cause nel nome della legalità:
·         in suo nome ha inviato gli addetti di Abaco a misurare con il centimetro le insegne degli esercizi commerciali per elevare le rispettive multe per mancato pagamento delle tasse comunali;
·         in suo nome ha avviato la demolizione di un’abitazione in via Sparta, unica dimora di una pensionata lasciata così senza abitazione e senza i propri mobili;
·         in suo nome ha lanciato strali e accuse contro uno Stato o la Regione Lombardia considerati i veri nemici della città.
Purtroppo, come sempre più spesso accade per il sindaco cittadino, la predica sferzante non si associa a una altrettanto rigorosa e coerente attività. E così assistiamo al paradosso che il Municipio, inteso come l’edificio nel quale svolgono la propria attività lavorativa decine e decine di dipendenti, e nel quale quotidianamente si recano per interessi  varie centinaia di concittadini, sarebbe privo del certificato di agibilità. Il che rappresenta un vero problema:  nessun privato cittadino può avviare alcuna attività, né iniziare ad abitare nella propria dimora, se prima non riceve tale certificazione; e invece sembra che tale rigore non valga per la casa comunale?
Che cosa potrebbe accadere se un lavoratore dipendente del Comune si facesse male? E se ciò accadesse ad un cittadino che si è recato in quell’edificio per un proprio interesse? Chi risponderebbe di tali eventuali danni?
Dei tanti soldi di cui l’amministrazione disporrebbe, a suo dire, possibile che nulla venga utilizzato per una verifica degli ambienti di lavoro o per la sicurezza antiscivolo delle scale?  Da mesi leggiamo infatti di stanziamenti milionari con i quali il Comune promette sistemazioni e spese spettacolari (biblioteca, viabilità, tangenziali) come un generale che muovesse sulla carta geografica armate e divisioni corazzate di cui non dispone realmente. Possibile che non abbia pensato a intervenire, con tali fondi, prima di tutto per rendere agibile la sede del Municipio?

È evidente a chiunque che tale ritardo nel certificare l’agibilità dello stabile di Piazza Parini non è  del tutto imputabile alla sola attuale amministrazione comunale a guida civica. La responsabilità ricade anzitutto sulla precedente giunta leghista/ forzista. Ma è innegabile che la faccenda è ora nelle mani degli attuali amministratori, e loro devono dare una risposta alle esigenze di sicurezza dei cittadini e dei lavoratori.
Sollecitiamo che avvenga quanto prima ogni tipo di intervento atto a creare le condizioni di sicurezza che garantiscano l’agibilità dell’edificio, per il quale già le rappresentanze dei lavoratori del Comune avevano rivendicato un’attenzione tempestiva agli amministratori comunali lo scorso 12 novembre 2014, esattamente un anno or sono (alleghiamo un estratto in calce). Da allora niente è stato fatto, nel concreto.
Serietà vorrebbe che l’ente pubblico rivolgesse alla propria funzionalità le medesime cure e attenzioni che dedica ai cittadini, spesso chiamati a solleciti interventi riparatori: insomma, il Comune sia la vera casa di quella legalità che si rivendica per i canturini.




Allegato
CONTRATTAZIONE COLLETTIVA INTEGRATIVA DECENTRATA
Verbale
riunione delle delegazioni trattanti in data 12 novembre 2014
[…]
Passando al altro argomento e precisamente in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, a
nome della RSU, chiede:
· di conoscere i referenti della sicurezza sui luoghi di lavoro e che l’identificazione
degli stessi venga portata a conoscenza di tutti tramite apposito cartello da
installare su ogni piano;
· che venga fatta una verifica degli ambienti di lavoro
· che venga garantita la sicurezza antiscivolo delle scale .
[…]

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