Dai dati Arpa sulla
qualità dell’aria risulta che l’ultimo giorno in cui la concentrazione di pm10
nell’aria di Cantù è stata inferiore ai 50 µg/m³ è stato
il 28 novembre scorso, trentuno giorni fa. I 50 µg/m³ sono il massimo accettabile secondo
la normativa vigente. Quando tale limite massimo viene superato per 35 giorni
di seguito il Comune ha l’onere di intervenire assumendo varie iniziative. Nel
tentativo di attenuare questo crescendo di inquinanti in aria, il Sindaco di
Cantù ha emanato lo scorso 11 dicembre un’ordinanza in cui si vieta l’accensione
delle caldaie dalle 23 alle 5 del mattino seguente e si impongono dei massimi
nelle temperature degli interni (18° per gli edifici lavorativi e 20° per gli
edifici civili). Da quel giorno, la concentrazione di PM10 ha avuto un comportamento
non dissimile dai giorni precedenti. Persino la tregua natalizia è stata
irrilevante: il PM10 è sempre stato al di sopra dei 50 µg/m³ .
Nessuno può dimostrare che, in assenza dell’ordinanza
sindacale, i dati sarebbero stati superiori, così come nessuno può dimostrare
il contrario. Di certo, il PM10 è stabilmente stato al di sopra della soglia massima, dei 50 µg/m³ .
Il che significa solo una cosa: che il provvedimento del Sindaco è stato
inutile. Sarebbe di pessimo gusto imputare al Sindaco la responsabilità di tale
risultato. Ma di certo, è sua la responsabilità di non voler prendere in
considerazione altri strumenti per intervenire e per rendere migliore l’aria
cittadina. Abbiamo già avanzato delle proposte-tampone, che potrebbero dare
alcun sollievo a certe categorie a rischio ( ad esempio i bambini, quando
riprenderà la scuola). Oggi chiediamo se non sia il caso di assumere iniziative
provvisorie che diano un minimo di sollievo ai canturini, come ad esempio
stabilire alcune giornate di limitazione del traffico dei veicoli, anche con la
scelta delle targhe alternate. La preoccupazione che anni or sono, dai seggi
dell’opposizione, l’attuale maggioranza riservava a tale problematica non
andrebbe dimenticata oggi che essa siede in maggioranza e riveste un ruolo di
responsabilità.
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