Il detto popolare dice: partono come incendiari e finiscono
come pompieri. Esso si attaglia particolarmente bene alla deriva neoqualunquista
del Sindaco canturino e della sua maggioranza, partiti per cambiare il mondo e finiti
coll’adottare un minimale fariseismo…
Due perle del nuovo/vecchio approccio del Sindaco e dei suoi.
Pur di giustificare il suo approccio, favorevole al gruppo di amici di Forza nuova (con i
quali, rammento, ha anche condiviso l’esperienza politica del voto per le
elezioni provinciali di secondo livello) è tornato a rinverdire la teoria degli
opposti estremisti, al pari di un qualsiasi doroteo (senza alcuna offesa ai democristiani
dorotei, che almeno avevano capacità di governo). E non solo, rifacendosi al
vecchio culto del centrismo prima
Repubblica, ha rispolverato la distinzione tra fascisti neri e fascisti rossi,
dimenticandosi che egli sì ha fatto parte del Partito comunista italiano
(adesione dalla quale evidentemente ha tratto poco costrutto). Ma questo è un
dettaglio su cui sarebbe bene soprassedere…
Seconda perla. Un assessore della giunta comunale, in un
pubblico incontro con alcune associazioni cittadine, avrebbe avanzato l’insinuazione,
davvero grottesca, che la vera
responsabilità dell’escalation di tensioni e della blindatura della città a
seguito del Festival neonazista sarebbe da imputare a quanti avrebbero
protestato contro il raduno neonazista al Campo solare. Rammento che questo pretestuoso
ragionamento ha una lontana storia, a partire dai tempi in cui i cosiddetti “benpensanti”
accusavano quanti protestavano per diritti e lavoro di guastare la pace
sociale. Ma si trattava in effetti del peggior esempio di fariseismo che la
storia italiana abbia conosciuto.
Di fronte a codesta sconnessa e risibile argomentazione,
viene da pensare che le scelte della amministrazione civica siano assunte da un
gruppo di comando approssimativo, superficiale e poco sintonizzato con il
sentimento profondo della cittadinanza. Non hanno forse compreso che la maggior
parte dei canturini guarda con sgomento al fatto che la nostra città diventi la sede permanente del raduno nazionale dei “fascisti
del terzo millennio”, come i militanti di Fn amano definirsi. E forse neppure
sospettano che la caduta verticale della reputazione della nostra città agli
occhi dell’intero Paese è in gran parte dovuto anche a queste scelte
sconsiderate.
Un altro elemento di valutazione. Pur di dissimulare e nascondere il proprio
imbarazzo, Sindaco e soci continuano a rovesciare su altre istituzioni il peso
delle proprie responsabilità. FN non è fuori legge, sostengono, quindi tutto è
lecito. Ma non sanno, o fingono di non sapere, che questo movimento politico
altro non è che la trasformazione, con medesimi dirigenti e sedi, di un
precedente movimento politico, che si chiamava Terza posizione, e che è stato
messo fuori legge negli anni scorsi per apologia del fascismo e per banda
armata, ai sensi della Legge Scelba.
Un motivo in più per
definire inadeguato questo sindaco e la sua maggioranza, cui non sono rimaste
altre risorse che le menzogne e le offese.
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