Dunque, secondo il Comune di Cantù la festa dell’Unità nel bosco del Bersagliere “non s’ha da
fare”.
E noi gli rispondiamo che la festa si farà, sicuramente si
farà, dal 3 al 19 luglio. E invitiamo i cittadini, tutti i cittadini di ogni
colore politico, a venire al Bersagliere per testimoniare e aiutare chi, oggi,
sta cercando di tutelare un diritto, quello della libertà di opinione, di espressione e di riunione e quello del rispetto
ambientale.
Negli anni passati nell’area del bersagliere sono stati compiuti
degli abusi edilizi? Se sì, siamo i primi a chiedere che vengano sanati. Nessun
abuso è ammissibile a nostro parere nel nostro comune, in ciascun comune.
Nessun abuso edilizio, ma anche nessun abuso dell’autorità.
Cominciamo dall’abusivismo. A noi interessano i fatti non le
parole. Da 50 anni ad oggi, nell’area del Bersagliere si è svolta la festa dell’Unità.
Cinquantanni fa, non solo il parco della Festa, ma tutta quell’area era un
bosco. Un grande bosco. L’immagine che
pubblichiamo qui sotto vi mostra come, nel 1974, lì attorno si trovavano pochi edifici,
pochissimi, solo il verde e il bosco tutt’intorno (cerchiati i rosso gli unici edifici dell'area, in verde l'area del Bersagliere).
La seconda immagine che pubblichiamo è una veduta aerea dell’area del 2015. L’unico comparto dell’intera
area a restare boschivo è proprio quello della Festa dell’Unità. Può
essere che dentro quell’area siano state costruite delle solette in calcestruzzo,
oggi ritenute abusive? Certo, magari perché espressamente richieste per motivi igienici; ma andranno in qualche modo sanate o
eliminate. E però la sostanza dei fatti è tutta in queste due immagini. E
persino la morale della storia: chi ha lavorato per cinquant'anni (senza
chiedere né ricevere mai un solo euro o una sola lira dal Comune) al fine di tutelare un’area verde e metterla disposizione
della cittadinanza, oggi viene accusato di essere un abusivista. Chi ha
permesso negli anni il sacco di quell’area, oggi si erge a custode del rispetto
ambientale.
Ma non solo. Il medesimo Comune che oggi, regolamento alla
mano, invia notifiche e ingiungerà demolizioni, poco più di un anno fa
accoglieva un’osservazione al piano urbanistico nella quale l’area del Bersagliere
viene riconosciuta come area destinata alle feste di partito e cittadine, sulla
base di una cartografia che contiene esattamente le descrizioni dello stato di
fatto su cui oggi si interviene.
Ma ciò attiene ai rapporti tra proprietà di quell’area e
amministrazione, e in questo il Partito democratico può solo dire qualcosa in
modo indiretto, e sempre al fine di un superiore interesse al bene
comune.
Ciò che come Partito democratico possiamo e vogliamo dire è
che in quell’area la Festa dell’Unità si farà, senza ombra di dubbio. Ci
saranno concerti, si ballerà, avremo spettacoli teatrali e si potrà passare una
sera o la giornata in compagnia. Nessuno potrà impedire,
a chiunque lo vorrà, di venire a incontrarsi o incontrarci al Bersagliere a dispetto di quanti oggi concepiscono il
proprio come un ruolo padronale, per cui si vuole intervenire all’interno delle
singole associazioni cittadine. Lo hanno fatto con la Pro Cantù, della quale hanno chiesto le dimissioni del presidente, ora lo si fa con il Partito democratico,
al quale si vuole persino impedire di svolgere la sua festa, in un'area privata oltretutto, evidentemente perché
la nostra opposizione crea imbarazzo. Sappiano che
hanno sbagliato approccio e destinatario.
Ai cittadini di Cantù, rivolgiamo l’invito a dare un segnale
di contrarietà a tali pretese.
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