martedì 24 febbraio 2015

Grazie al PD, il Piano del traffico sarà profondamente rivisto

In un articolo apparso sulla Provincia di ieri a dir poco disarmante, il Sindaco di Cantù esercita nuovamente la sua iniziativa preferita: la fuga dalla responsabilità. Quindi, a suo dire, se il Piano del traffico creerà confusione e panico in città, la responsabilità sarà del Partito democratico, perché ha deciso di rincorrere un mito, a quanto pare fuori moda nella Cantù di lavori in corso, quello del rispetto delle regole e della legalità. Neppure ipotizza che il suo piano sia disastroso, costoso e inutile.
Noi la vediamo in modo del tutto opposto: è grazie al Partito democratico se tutta la città, contraria a questo piano, ha trovato voce in Consiglio comunale e ha potuto bloccare un piano senza criterio.
Se fosse dipeso dalla maggioranza, insolitamente silenziosa su questo tema, il PUT sarebbe già in fase di adozione; né le altre forze politiche oggi all’opposizione hanno dato segni di vitalità sul tema.
Persino il ricorso agli strumenti di partecipazione, invocati dal partito LIC, sarebbe ormai ininfluenti, dato il silenzio dimostrato in commissione dai commissari di maggioranza.
Daltronde, richiedere che si passi dalla Valutazione ambientale strategica,  come richiede il Partito democratico, e invocare une generica fase partecipativa, come chiede LIC, è proprio la stessa cosa…
Infatti, come più volte sostenuto dalla maggioranza, se proprio essa ritiene che la nostre richieste abbiano solo valore ostruzionistico, avrebbero i numeri per andare avanti speditamente. Ma se domani, in commissione, ciò non dovesse accadere, ne deriverebbe un serio problema politico per la città, ovvero la divaricazione sul Piano del traffico tra giunta e sua maggioranza in Consiglio.
Con buona pace di un Sindaco talmente inviso ai suoi cittadini, compresi quanti lo hanno votato tre anni fa, che ogni suo attacco politico che da quegli provenga diviene di fatto un premio per chi ne è fatto bersaglio.

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