Lo scorso 22 dicembre u.s. abbiamo provveduto a depositare presso
la Procura regionale della Corte dei Conti un esposto relativo alla vicenda
dell’abbattimento del palazzetto dello sport e alle successive vicissitudini
che hanno portato al fallimento della procedura di Project financing ad esso
collegata.
L’esposto è firmato da sei canturini; Sirio Barcarini, Salvatore Bruccoleri, Filippo Di Gregorio Antonio Pagani, Piero Pozzoli, Vittorio Spinelli. Verte
su una materia sulla quale, già in data 21 aprile 2011, i consiglieri comunali
del gruppo consigliare dell’Ulivo per Cantù, Vittorio Spinelli, Luciano Razzi,
Salvatore Bruccoleri e Luigi Tagliabue presentavano un esposto all’Autorità di
Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture, nel quale
evidenziavano una serie di vizi nella concessione di un incarico di costruzione
per Project financing di un palazzo dello sport.
Da quando, nello
scorso mese di ottobre, l’amministrazione comunale ha proceduto alla
rescissione del contratto di cui in oggetto, abbiamo deciso di investire la
Procura della Corte dei conti di tale tematica, onde verificasse “la
sussistenza di eventuali profili di irregolarità contabile e/o responsabilità
in capo ad amministratori del Comune di Cantù e di chi ha svolto incarichi
dirigenziali specifici o nei confronti di qualsiasi altra persona”.
Tale esposto,
dopo averlo depositato alla Procura Corte dei Conti di Milano, lo abbiamo anche
inoltrato al Comune di Cantù e all’Autorità nazionale anticorruzione, che ha
assorbito le funzioni della precedente Autorità di Vigilanza sui Contratti
Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture.
Vi alleghiamo il
testo del nostro esposto, disponibili a fornirvi ulteriori informazioni di
dettaglio. Gli allegati all’esposto sono ventisei documenti, che non pensiamo
di inviarvi, ma siamo a disposizione per mandarvene quanti ve ne servissero.
Come abbiamo già
comunicato in precedenza, la ragione che ci ha indotto a tale mossa è stata il
ritardo con il quale il Comune si è mosso in questo frangente. In quanto forza
politica attualmente all’opposizione, ma con responsabilità politiche piene, di
fronte ai cittadini di Cantù, ci siamo interrogati se e in che misura fosse gesto
di valore far cadere un velo di silenzio sulla più grande dissipazione di
denaro pubblico che la storia canturina abbia mai conosciuto in tutto il suo
passato, recente o meno. Dallo studio degli incartamenti, ci siamo resi conto
che la gestione della faccenda palasport è stata molto confusa e a tratti
sospetta. Pertanto, il primo vaglio d’analisi che ci è sembrato necessario
affrontare è stato quella della magistratura contabile, chiamata a verificare
se il denaro pubblico sia stato sprecato e se ciò sia avvenuto per colpa grave
o dolo.
Aver inviato il
nostro esposto alla Corte dei conti ci mette in regola con la nostra
responsabilità (e con la nostra coscienza), perché, dalla posizione di
opposizione in cui i cittadini ci hanno collocati con il voto, abbiamo
intrapreso ogni azione per evitare sprechi e ritardi nella gestione del
pubblico denaro.
Ora, la Procura della Corte vaglierà la situazione
che noi le abbiamo segnalato. Se ravviserà l’esistenza di responsabilità
specifiche e individuabili, potrà assumere le misure ritenute più opportune nei
confronti dei soggetti eventualmente ed ipoteticamente responsabili del danno
erariale. In caso contrario, avremmo comunque contribuito a porre in una nuova
luce quanto accaduto nel recente passato su questo caso amministrativo.
Nessun commento:
Posta un commento