mercoledì 3 settembre 2014

Palazzetto e incertezze: gli ultimatum a vuoto del sindaco di Cantù

di Ivana Di Carlo



La posizione del Partito Democratico di Cantù sull’interminabile vicenda del palazzetto è nota e coerente da sempre, e questo è stato spesso causa anche di critiche. Riteniamo però che ci siano principi più importanti di tutto in una comunità, e tra questi rientrano trasparenza e legalità.


Abbiamo espresso i nostri dubbi rilevando in più occasioni come il comportamento delle amministrazioni che si sono succedute nel governo della città non sia stato conforme a questi principi, e in ultimo non abbiamo mancato di criticare le numerose proroghe concesse dal Sindaco Bizzozero.

Difatti a più di un anno dalla scadenza del contratto che lega il Comune a Turra nulla è cambiato, eppure ci troviamo all’ennesima proroga della proroga, e ci troviamo nuovamente a sottolineare come questo atteggiamento sia dannoso per la città: prendere tempo non risolve il problema della stallo dei lavori e non darà un palazzetto a Cantù.

Ricorderete che nel mese di luglio l’amministrazione decise di concedere un mese di tempo al commissario incaricato dal Tribunale di Brescia di gestire la difficile situazione di Turra. Scaduto quel termine in agosto veniamo a sapere che toccherà aspettare ancora, almeno fino a quando la giunta ne riparlerà il 10 settembre.

I motivi dell’ulteriore attesa vengono pubblicati dalla Provincia di giovedì scorso (28 agosto). Dice il Sindaco: “attendiamo che il nostro legale senta il commissario giudiziale poi, in base ai chiarimenti ottenuti, la questione tornerà in giunta”.

Non riusciamo a capire come si possa giustificare tale nuova concessione di tempo se non con una palese necessità di entrambe le parti di guadagnare tempo.

Pensiamo però che l’immobilismo in questa fase sia solo un’ulteriore aggravante, e ci chiediamo se non sia il caso di pretendere, come già fatto, dall’amministrazione un po’ più di concretezza e pragmatismo.

Qualsiasi persona di buon senso avrebbe, in occasione dell’ultima proroga, concordato che al termine ci si sarebbe incontrati con il commissario Stefania Olivari, si sarebbe messo a punto un percorso per gestire la scadenza avendo già chiara la prospettiva in ogni caso.

Non si può certo citare come causa del nuovo ritardo il periodo di vacanze, che certamente non può valere come “imprevisto”, e se di imprevisto si è trattato non dimostra altro che superficialità.


Ci chiediamo e chiediamo all’amministrazione di non tergiversare: di dire alla città qual è esattamente la situazione e come intende muoversi in base a quanto potrà ragionevolmente succedere.

Non è il caso di valutare la rescissione? Questo passo viene rimandato da un anno, ma forse è il caso di essere davvero chiari sul punto. Cosa intende fare Bizzozero? Aspettiamo, ormai non più fiduciosi, risposte.

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