“Nella guerra l’uomo si riumanizza, l’uomo cerca nella guerra di
ritrovare sentimenti profondi che lo fanno tale. È nella pace che l’uomo esalta
i suoi più deteriori aspetti, non nella guerra […], nella guerra l’uomo ritrova
la fratellanza, la pietà, il sentimento dell’umanità. E l’uomo non può fare a
meno della guerra […]. La guerra è connaturata alla natura umana”.
Adriano Magi
Braschi, oggi considerato tra gli ispiratori del fascismo del terzo millennio e
della sua guerra “rivoluzionaria”, pronunciò queste parole nel maggio del 1965
durante un convegno dell’Internazionale nera al Parco dei Principi di Roma.
Oggi, nel 2014,
Cantù si prepara ad accogliere, per la seconda volta, il festival delle destre
estreme. Il titolo “Campo di Marte. Portarsi non là dove ci si difende, ma là
dove si attacca!” contiene la stessa nostalgia bellica di cui si impregnarono
le ideologie fasciste e naziste che costarono alla nostra Italia e all’Europa
intera morte e sofferenza indicibili per decenni. È la medesima opinione su una
mirabolante funzione di pulizia della guerra di cui constano le parole di Magi
Braschi.
Ora, la
decisione di Lavori in Corso e Cantù Rugiada di concedere le strutture
comunali, e dunque pubbliche, rappresenta un atto di natura politica. La
maggioranza si schermerà con innocenza rivendicando il diritto alla libertà
d’espressione e all’esercizio di una democrazia iper. Perché essa ritiene che
tutte le opinioni politiche siano identiche e pareggiabili. In pratica, i
valori della Costituzione, il principio di tolleranza, gli elementi della
democrazia sarebbero equivalenti ai caratteri antidemocratici, bellicisti e
non libertari. Un tale ideologia relativista determina una ferita devastante nel
tessuto cittadino. Soprattutto in Cantù, per anni presidio di capacità di
accoglienza e di convivenza.
Ci si dovrebbe
stupire del Sindaco Bizzozero, pur sempre espressione di un movimento di pace. Tanto più
che inaugurerà, di nuovo, il festival neonazista. Ripetendo, magari, la
lezioncina sui diritti umani o citando Rosa Luxemburg in una ignoranza totale
del contesto di riferimento.
Il Partito
Democratico è rammaricato perché un’azione politica di tal genere incattivisce
il clima pubblico cittadino. Invece, noi preferiremmo ingentilirlo.
Filippo Di Gregorio
Segretario cittadino
partito democratico Cantù
Filippo Di Gregorio
Segretario cittadino
partito democratico Cantù
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