Grazie
a una verifica fattuale su atti ufficiali e interviste agli specifici
interessati, siamo riusciti a ricostruire la vicenda della sezione musicale
alle medie di Cantù, sollevata con una sgangherata polemica da un intervento
pubblico del sindaco di Cantù, segnalatosi in una serie di dichiarazioni di
fantasia, del tutto evidenti. Anzitutto ricostruiamo i fatti reali, non quelli
che il sindaco vorrebbe esistessero, onde sostenere le sue ambizioni politiche.
Nell'ordine:
1) il 16 aprile 2014 il Ministero dell’Istruzione
invia una circolare nella quale invita gli uffici scolastici regionali a
provvedere a una razionalizzazione della presenza di corsi musicali nelle
scuole medie. Di conseguenza, vengono soppressi i corsi musicali da tutte e tre le classi prime delle
scuole medie canturine;
2) nel luglio 2014 il sindaco si reca all'Ufficio scolastico territoriale per chiedere che venga ripristinato il corso,
ma non ottiene nulla;
3) la settimana successiva, alcuni genitori
della media Anzani si recano all'Ufficio scolastico territoriale con l'onorevole Chiara Braga e il
dirigente si convince ad autorizzare l’avvio del corso alle medie Anzani , ma
non nelle altre due, Tibaldi e Turati. La ragione di questa scelta è dovuta a
un comma della circolare detta sopra, ove si afferma che sarebbe preferibile,
nell’ambito della razionalizzazione dei corsi, “il rafforzamento di realtà già
esistenti (raddoppio dei corsi, ma non delle specialità strumentali), piuttosto
che per la frammentazione in istituti o comuni vicini” ;
4) quando scopre che i genitori hanno ottenuto
qualcosa grazie all'intervento di Chiara Braga, il Sindaco parte all'attacco e
si inventa che questo intervento avrebbe determinato la cancellazione del corso
di strumento musicale dalle altre scuole in favore delle Anzani. Quindi , l’affermazione
del sindaco: “ho scoperto che il mancato taglio delle ore per le sezioni
musicali alle medie Anzani è stato compensato con una bella sforbiciata alle ore
di musica delle scuole medie Tibaldi e Turati. Bel risultato!!! Davvero un bel risultato!!!
Si risolve il problema da una parte per crearlo dall'altra” è del tutto falsa,
e non siamo in grado di sapere se il sindaco l’abbia detta sapendo di mentire o
se l’abbia pronunciata in una condizione di ignoranza. In entrambi i casi
sarebbe una vera delusione per tutti, a partire da quanti hanno dato credito a tale affermazione.
Giova
infine rammentare che le richieste di corso musicale erano e sono risultate le
seguenti: 27 alunni nella scuola media Anzani, 2 alle Tibaldi, 6 alle Turati.
A
seguito di tale falsa ricostruzione di un fatto andato in modo del tutto
diverso, il sindaco si è lasciato andare a una serie di sguaiate
considerazioni, del tutto fuori bersaglio. Egli quindi conclude la sua
riflessione nel seguente modo: "E adesso, come sempre, il problema passa a noi.
E noi facciamo la nostra parte, come sempre. Ho detto e ribadisco che la musica
(come l'arte) è per Cantù troppo importante per potervi rinunciare. Lo Stato
taglia? Non è una novità, dal momento che taglia su tutto (a parte i privilegi
dei partiti, che naturalmente non si tagliano mai) e come sempre tocca a noi
supplire alle carenze statali. Faremo fatica, dovremo rivedere altre scelte, ma
le ore delle musicali che lo Stato toglie alle nostre scuole le rimettiamo noi!
Cascasse il mondo!”
Il
che significa che il Comune si è impegnato, in particolare con la scuola media
Turati, a finanziare con propri fondi il corso di strumento musicale per i
bambini che in quella scuola avevano fatto richiesta. Tuttavia, nel piano del
diritto allo studio da poco presentato dall’assessore Pavesi alla commissione
istruzione del Consiglio comunale non c’è alcuna presenza di questo impegno
assunto dal sindaco “cascasse il mondo”. E quindi, ciò significa che, per mantenere
il suo impegno, come noi auspichiamo che avvenga, il sindaco dovrà tagliare
altri stanziamenti destinati all’istruzione o trovare altri fondi fuori capitolo. Ma a pochi giorni dall’approvazione
del riparto dei fondi alle scuole, nessuno in Comune ancora ha detto come e con quali tagli
si darà seguito alla promessa del sindaco.
L’inadeguatezza
del primo cittadino, la sua cultura dell’approssimazione, si sono evidenziate
nuovamente.
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