mercoledì 24 settembre 2014

FACT CHECKING: la sfuriata del Sindaco sulla scuola di musica è artificiosa e priva di fondamento


Grazie a una verifica fattuale su atti ufficiali e interviste agli specifici interessati, siamo riusciti a ricostruire la vicenda della sezione musicale alle medie di Cantù, sollevata con una sgangherata polemica da un intervento pubblico del sindaco di Cantù, segnalatosi in una serie di dichiarazioni di fantasia, del tutto evidenti. Anzitutto ricostruiamo i fatti reali, non quelli che il sindaco vorrebbe esistessero, onde sostenere le sue ambizioni politiche. Nell'ordine:

1) il 16 aprile 2014 il Ministero dell’Istruzione invia una circolare nella quale invita gli uffici scolastici regionali a provvedere a una razionalizzazione della presenza di corsi musicali nelle scuole medie. Di conseguenza, vengono soppressi i corsi  musicali da tutte e tre le classi prime delle scuole medie canturine;

2) nel luglio 2014 il sindaco si reca all'Ufficio scolastico territoriale  per chiedere che venga ripristinato il corso, ma non ottiene nulla;

3) la settimana successiva, alcuni genitori della media Anzani si recano all'Ufficio scolastico territoriale  con l'onorevole Chiara Braga e il dirigente si convince ad autorizzare l’avvio del corso alle medie Anzani , ma non nelle altre due, Tibaldi e Turati. La ragione di questa scelta è dovuta a un comma della circolare detta sopra, ove si afferma che sarebbe preferibile, nell’ambito della razionalizzazione dei corsi, “il rafforzamento di realtà già esistenti (raddoppio dei corsi, ma non delle specialità strumentali), piuttosto che per la frammentazione in istituti o comuni vicini” ;

4) quando scopre che i genitori hanno ottenuto qualcosa grazie all'intervento di Chiara Braga, il Sindaco parte all'attacco e si inventa che questo intervento avrebbe determinato la cancellazione del corso di strumento musicale dalle altre scuole in favore delle Anzani. Quindi , l’affermazione del sindaco: “ho scoperto che il mancato taglio delle ore per le sezioni musicali alle medie Anzani è stato compensato con una bella sforbiciata alle ore di musica delle scuole medie Tibaldi e Turati.  Bel risultato!!! Davvero un bel risultato!!! Si risolve il problema da una parte per crearlo dall'altra” è del tutto falsa, e non siamo in grado di sapere se il sindaco l’abbia detta sapendo di mentire o se l’abbia pronunciata in una condizione di ignoranza. In entrambi i casi sarebbe una vera delusione per tutti, a partire da quanti  hanno dato credito a tale affermazione.

Giova infine rammentare che le richieste di corso musicale erano e sono risultate le seguenti: 27 alunni nella scuola media Anzani, 2 alle Tibaldi, 6 alle Turati.

A seguito di tale falsa ricostruzione di un fatto andato in modo del tutto diverso, il sindaco si è lasciato andare a una serie di sguaiate considerazioni, del tutto fuori bersaglio. Egli quindi conclude la sua riflessione nel seguente modo: "E adesso, come sempre, il problema passa a noi. E noi facciamo la nostra parte, come sempre. Ho detto e ribadisco che la musica (come l'arte) è per Cantù troppo importante per potervi rinunciare. Lo Stato taglia? Non è una novità, dal momento che taglia su tutto (a parte i privilegi dei partiti, che naturalmente non si tagliano mai) e come sempre tocca a noi supplire alle carenze statali. Faremo fatica, dovremo rivedere altre scelte, ma le ore delle musicali che lo Stato toglie alle nostre scuole le rimettiamo noi! Cascasse il mondo!”

Il che significa che il Comune si è impegnato, in particolare con la scuola media Turati, a finanziare con propri fondi il corso di strumento musicale per i bambini che in quella scuola avevano fatto richiesta. Tuttavia, nel piano del diritto allo studio da poco presentato dall’assessore Pavesi alla commissione istruzione del Consiglio comunale non c’è alcuna presenza di questo impegno assunto dal sindaco “cascasse il mondo”. E quindi, ciò significa che, per mantenere il suo impegno, come noi auspichiamo che avvenga, il sindaco dovrà tagliare altri stanziamenti destinati all’istruzione o trovare altri fondi fuori capitolo. Ma a pochi giorni dall’approvazione del riparto dei fondi alle scuole, nessuno in Comune ancora ha detto come e con quali tagli si darà seguito alla promessa del sindaco.

L’inadeguatezza del primo cittadino, la sua cultura dell’approssimazione, si sono evidenziate nuovamente.

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