Siamo ormai a un uso spregiudicato e indecente della
macchina amministrativa da parte della maggioranza che la governa, che non esita ad agire come se il personale
comunale, le mail istituzionali, il tempo di lavoro dei dipendenti comunali
siano cosa sua, in spregio dei principi costituzionali dell’imparzialità e del
buon andamento dell’amministrazione” (articolo 97 Costituzione).
Ora, scopriamo che,
in data 4 agosto, il Comune di Cantù ha messo a gentile disposizione del probabile
candidato a presidente della provincia di una sedicente lista civica la sede le
strutture comunali, il tempo di lavoro dei dipendenti canturini, la posta
istituzionale del Comune, per convocare una assemblea di costituzione della
lista “politica” promossa dal Partito di Lavori in corso.
Il firmatario della convocazione è il sindaco di Fino Mornasco,
Giuseppe Napoli, e la lettera inviata a tutti gli amministratori dei comuni
della nostra provincia è su carta intestata del Comune di Fino Mornasco, ma la
mail di invio è quella istituzionale di una dipendente del Comune di Cantù.
Quindi i dipendenti del Comune di Cantù sono stati impegnati per svolgere un
lavoro politico a servizio del sindaco di Fino Mornasco.
Stupisce la solerzia con cui il personale comunale sia
impegnato per iniziative “politiche” che nulla hanno a che fare con il buon andamento della pubblica amministrazione, anzi prefigurano un
uso improprio delle risorse comunali del Comune di Cantù. Soprattutto, sorgono
tanti dubbi sulla correttezza di tali comportamenti, che creano un corto
circuito tra responsabilità politiche e funzionamento delle strutture
amministrative, al punto da non comprendere dove finiscano le prime e inizi il
secondo.
Scopriamo, oltretutto, grazie all’impegno del gruppo
consigliare del Partito democratico in consiglio comunale, che la precedente riunione
convocata dal Sindaco per lanciare il suo progetto politico provinciale, svoltasi
lo scorso 26 luglio, è avvenuta senza una regolare prenotazione della sala
civica di villa Calvi, e senza che nessuno abbia pagato per il suo affitto (come
avviene per ogni iniziativa politica che si organizzi a Cantù). Anche in questo
caso, assistiamo a quella pericolosa commistione tra amministrazione e
politica, che dovrebbe essere sempre evitata.
Nessun commento:
Posta un commento