lunedì 26 maggio 2014

Il Partito democratico nettamente primo in città. Grazie a 6.851 canturini

Con il voto del 25 maggio, i canturini hanno nettamente premiato il Partito democratico, affidandogli 6.851 voti. Voglio anzitutto ringraziarli per l'enorme fiducia dimostrata per il nostro partito. Non vogliamo dare un'interpretazione scorretta ed eccessiva di tale voto, che, occorre ricordarlo, è stato un voto europeo. Altri hanno voluto trasformarlo in un referendum pro o contro il Governo, ma evidentemente hanno sbagliato i calcoli.
Quindi il risultato del Partito democratico va preso per quello che è: un segnale di fiducia per una forza politica che vuole cambiare l'Europa, come sta tentando di cambiare l'Italia.


Tuttavia, non possiamo dimenticare alcuni elementi che, nel bene o nel male, hanno voluto influenzare questo voto. E occorre darne conto.
Anzitutto, alcuni canturini si erano convinti che il partito grillino avrebbe sfondato e doppiato tutti gli altri movimenti politici. Hanno sbagliato, perché hanno pensato che la politica si faccia con gli effetti della comunicazione televisiva, e invece il voto ha dimostrato che la politica si costruisce sulla base di idee e fatica, con la rappresentanza territoriale, con un progetto coerente.
Poi, non vogliamo dimenticare che addirittura il Sindaco della nostra città si è chiaramente esposto, definendo moralmente esecrabili gli elettori di una forza politica come il Partito democratico, mentre ha esplicitamente eletto il M5s come unica forza onesta e votabile, nel panorama nazionale. Il voto dei canturini gli ha dato torto, per la prima volta dopo le scorse elezioni e lo ha smentito clamorosamente. Niente di male, si può sbagliare, e siamo convinti che tanti, tra i suoi seguaci, abbiano partecipato con il proprio voto al successo del Partito democratico. Nessuno si immaginerebbe di trarre conseguenze, sul piano amministrativo, da questo voto. Ma un risultato politico sì, e ci porta a suggerire, al Sindaco di Cantù, un maggior rispetto per quanti dimostrino di pensare diversamente da lui. Se meditasse su questo voto, potrebbe trarne delle interessanti conclusioni.
La sinistra alla sinistra del Partito democratico è a Cantù in condizioni minimali. con 2,9% dei voti: la sua adesione a iniziative dell'attuale maggioranza, ipotizzate forse nella speranza di recuperare voti, non è evidentemente servita. Anche in questo caso, sarebbe il caso di meditare.
La Lega, nonostante il soccorso rosso fornitogli dalla giunta cittadina, che le ha regalato il miglior mezzo per condurre la propria campagna elettorale (la querelle sbagliata sulla Moschea), non ha recuperato quanto avrebbe potuto e voluto. Anche in questo caso, le aspettative che i politici locali si sono fatti sui propri concittadini non hanno funzionato.
Infine Forza Italia. A Cantù ha tenuto più di quanto chiunque potesse immaginare. Anche su questo dato occorrerebbe ragionare, rammentando che le evoluzioni dei voti elettorali non sono così dinamiche come alcuni vorrebbero, o preferirebbero.


Quanto al Partito democratico di Cantù, siamo consapevoli che un tale risultato rappresenta un fatto importante, da consolidare e da far maturare. Consideriamo che per la seconda volta il Partito democratico risulta la prima forza politica votata dai canturini. Nelle scorse elezioni politiche, nel 2013, il Partito democratico raccolse a Cantù 4.931 voti. Oggi, con un numero minore di votanti, si aggiungono a quelli quasi duemila voti per un risultato di quasi il 40% dei suffragi espressi. Un dato su cui molti dovrebbero meditare...
Potremmo trovarci di fronte a una novità vera, sul piano politico, nella nostra città,  che faremo di tutto per riempire di contenuti e di significati comprensibili. Lavoreremo con ogni mezzo per continuare a dialogare con i nostri concittadini e per rispondere ai problemi emergenti in città nel corso degli anni a venire.

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