martedì 1 aprile 2014

Il regolamento comunale sul registro dei biotestamenti, un segnale politico che va oltre Cantù



Si è svolto lunedì 31 marzo l'incontro promosso dal Partito democratico di Cantù sul tema del Biotestamento. In un Salone dei convegni quasi interamente gremito, i cittadini convenuti hanno ascoltato con grande attenzione gl'interventi di relatori e partecipanti al dibattito, per comprendere, certamente, ma soprattutto per contribuire a lanciare un chiaro segnale politico: i diritti personali sono intangibili, vengono prima di ogni presunzione di parte, vanno al di là di colorazioni politiche e ideologiche.
Il Partito democratico canturino ha da subito colto il significato culturale e politico della proposta di regolamento che Giovani democratici, Federazione giovanile socialista e componenti della lista Cantù Rugiada hanno predisposto, in vista di una sua presentazione e della discussione successiva in Commissione affari generali del Comune e in Consiglio comunale. Dal momento in cui il  gruppo consigliare democratico ha deciso di assumere tale regolamento,  ha contribuito a riscriverlo e adeguarlo a più stringenti disposizioni segnalate dalla Consulta di Bioetica di Milano, come Partito democratico ci siamo posti due obiettivi:
  1. promuovere il riconoscimento di un diritto personale, attraverso un atto amministrativo, ma nel quadro di un confronto pubblico il più possibile vasto e aperto al contributo di chiunque. A tale obiettivo ha risposto l'organizzazione del dibattito al Salone dei convegni, che ha offerto spunti, riflessioni, stimoli e motivi di discussione in un dibattito pubblico che immaginiamo per quanto possibile vasto. In questo senso, come già avvenuto in altre occasioni, il Partito democratico ha assunto una posizione di surroga del compito di promozione del confronto pubblico e della partecipazione all'attività amministrativa, che pure in varie occasioni la maggioranza amministrativa in Comune ha dichiarato di voler promuovere...
  2. abbiamo pensato fosse indispensabile, al fine di evitare di perdere un'occasione di confronto, l'evitare che su tale argomento, tanto sensibile e delicato, si innescasse una polemica ideologica e uno scontro tra posizioni irriducibili. E' quanto più volte accaduto, quando il tema del diritto di dichiarazione di fine trattamento è stato affrontato come conflitto tra posizioni inconciliabili, perché attestate su versanti rivali di contrapposte etiche private. Siamo infatti convinti che, per una serie di convergenti fattori storici e culturali, sia possibile oggi individuare un punto di incontro e di confronto (ma anche, se caso, di uno scontro non distruttivo) tra diverse posizioni etiche, all'interno di un processo di costruzione di un'etica pubblica, comun denominatore di differenziate posizioni che non possono non trovare motivi di convergenza.
In tale contesto, ci hanno aiutato a impostare il nostro orientamento Nadia Bettazzoli e Patrizia Borsellino, della Consulta di Bioetica di Milano, e Beppino Englaro, portatore di una vicenda personale che, negli anni, ha evidenziato le problematiche aperte nella società italiana quali la libertà di scelta e il consenso informato in materia di direttiva anticipata di trattamento. Ad essi va il nostro ringraziamento, e con loro a quanti hanno voluto intervenire e proporre punti di vista, posizioni politiche, indicazioni operative.
Il Comune di Cantù sarà tra i primi ad affrontare tale tematica, in sede amministrativa, nella nostra provincia. In tal senso, l'iniziativa da noi proposta intende promuovere una maggior sensibilità sul tema dei diritti individuali, che dovrebbe, prima di ogni altro, connotare le amministrazioni locali democratiche nella nostra provincia.
In conclusione, vogliamo ringraziare Andrea Terraneo, capogruppo di Cantù Rugiada, Antonio Pagani, capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale,  Roberto Bianchi, segretario dei Giovani Democratici di Cantù,  Dario Nascone segretario regionale della Federazione Giovanile Socialista, intervenuti per chiarire aspetti politici e regolamentari sulla  Biocard tra poco in discussione in Commissione affari generali del Comune. Tra il pubblico, erano presenti il consigliere comunale democratico Vittorio Spinelli, presidente della commissione consigliare che a breve prenderà in considerazione tale regolamento; Claudio Boiocchi, dell'associazione Luca Coscioni, Mimmo Arnaboldi, capogruppo di Lavori in Corso in Consiglio comunale, il sindaco di Cantù Claudio Bizzozero.

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