sabato 5 aprile 2014

Cantù esclusa dai fondi Cariplo. Continuare nell'impegno dichiarato per il Civic Welfare


Il primo aprile scorso, la  Fondazione Cariplo ha reso noto quali saranno i progetti finanziati con i Bandi emblematici dedicati per l’anno 2013 alla provincia di Como. Tra questi non vi sarà alcuno dei progetti presentati dal Comune di Cantù lo scorso anno.

Ci spiace molto che tale scelta abbia penalizzato il nostro Comune, per quanto siamo in parte consolati dal fatto che un milione su sette andrà alla ristrutturazione della caserma della Finanza di Capiago Intimiano; progetto presentato da una delle cooperative di tipo B presenti nel nostro comune, la cooperativa Il Gabbiano Società Cooperativa Sociale Onlus.

Ci preme anzitutto rammentare che, a seguito di una sollecitazione del nostro partito, il Sindaco Bizzozero si  affrettò a inviare alla Fondazione Cariplo dei progetti sui quali chiedere il finanziamento della fondazione. Si trattava di progetti interessanti, e soprattutto per uno di essi, dedicato al Civic welfare and community development, orientato all’assistenza, progetto nel quale erano coinvolte le cooperative cittadine, avevamo dichiarato il nostro interesse e la nostra valutazione positiva.


Da tale vicenda è emersa in modo chiaro la difficoltà dell’attuale amministrazione di stare in un contesto complesso e globale; troppo chiusa, incapace di avviare relazioni se non conflittuali con le istituzioni e le forze politiche che non si riconoscono in essa, ha perduto con questa possibilità una importante fonte di finanziamento per iniziative di riqualificazione ambientale e sociale.

L’isolamento non ha giovato quindi alla giunta canturina. Né può giovargli la ricerca della divisione, della polemica, della rissa verbale, alla quale essa ricorre ogni qualvolta venga evidenziato il suo vero limite: un approccio autistico nelle relazioni politiche e istituzionali.

Ora, lungi dal voler rinnovare una sterile polemica, vogliamo riporre nuovamente nell’amministrazione cittadina la speranza che essa voglia fare fede a quanto affermato ufficialmente davanti alle cooperative alle quali aveva richiesto di aderire alla propria proposta da inviare a Fondazione Cariplo. Essa si impegnò a finanziare tale progetto di Civic Welfare con fondi propri, che (in ogni caso) avrebbe dovuto individuare per completare l’azione di finanziamento del progetto. Ne andrebbe della sua credibilità, e della possibilità di dare vita a un ottimo processo di assistenza integrata e di solidarietà civile,  nella quale si era impegnata di fronte ai cittadini.

Nessun commento: