sabato 18 gennaio 2014

Arroganza che si spaccia per vittimismo

Ieri sera abbiamo organizzato un convegno sul Piano di governo del territorio, insieme a M5s, partito socialista di Cantù, le liste civiche di Oggi per domani e Cantù sostenibile, la Lega ambiente.

Si è trattato dell'unica iniziativa pubblica dedicata al PGT in una fase in cui fosse davvero possibile discuterne (le cinque assemblee di quartiere del Comune erano state un flop e per di più si erano ...svolte in assenza di documenti fondamentali per comprenderne la portata). Abbiamo invitato a tale convegno amministratori e assessori della maggioranza. Abbiamo dato la parola all'assessore Latorraca (debitamente presentato e trattato con il massimo del rispetto, checché egli ne scriva). I consiglieri del gruppo di maggioranza di CR intervenuti, anziché chiedere di parlare, sono venuti al convegno e hanno diffuso propri volantini, dimostrando così una profonda ostilità verso chi li aveva invitati, e oltretutto rifiutando di rendere pubbliche le proprie opinioni. Abbiamo dato la possibilità a chiunque di intervenire, anche perché i tre relatori esterni hanno parlato, in tutto, 35 minuti, nel loro primo giro d'intervento.

Ebbene, nonostante ciò, i consiglieri di maggioranza ci accusano di aver condotto una assemblea irrispettosa dei loro diritti. Ma quali diritti? Quelli di presenziare al convegno per volantinare? Quelli di snobbare un'iniziativa pur partecipandovi portando la claque? Vi è un atteggiamento di arroganza e di scarsa tolleranza in questo fare, e allo tesso tempo l'intenzione di fingersi vittime, quando si è il lupo della favola di Fedro.

Questa è la cifra della maggioranza cittadina, l'intolleranza: l'abbiamo misurata nell'intervento censorio e arrogante con cui l'assessore ha apostrofato l'esponente di Legambiente che criticava il suo PGT, senza che nessuno lo richiamasse a un maggior rispetto per chi aveva esposto le proprie idee.
Le critiche danno fastidio. Ma se ne facciano una ragione, l'assessore e la sua maggioranza. Si abituino a una stagione di profonde critiche: le riceveranno da ogni dove.

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