Arriverà il
giorno in cui l’attuale maggioranza comunale, ormai minoranza in città (facendo
essa riferimento a un consenso minimo: il 22% o poco più al primo turno delle
elezioni comunali), assumerà un tono e un comportamento partecipativi e
costruttivi.
La imprecisa
replica del consigliere Tagliabue della lista CR, peraltro già solito a
svarioni interpretativi del PGT cittadino, è quanto di meno costruttivo possa
esistere in tema di apertura democratica ai processi decisionali.
Siamo ancora
alla propaganda e al rifiuto di voler ascoltare le ragioni dei propri critici,
fossero anche le forze di opposizione. La cosa sconcertante è che l’attuale
maggioranza si comporta esattamente con lo stesso atteggiamento arrogante che
contraddistinse la precedente, con la differenza che le giunte Lega/PDL avevano
un effettivo consenso popolare, mentre l’attuale dimostra una certa debolezza
partecipativa.
La
propaganda fa brutti scherzi, persino quello di dover fondare la propria difesa
a un piano di governo del territorio (del tutto indifendibile) sui processi
alle intenzioni di altri, vedi caso proprio di chi oggi sta criticando e sollevando
dubbi su tale piano.
È
incredibile, oltre che debole sul piano retorico, fondare la propria opinione
sulla soggettiva valutazione di cosa avesse o meno intenzione di fare il
Partito democratico al momento di revocare il Piano stesso. Insomma, continuare con il
mantra: “il PD era pronto ad approvare il PGT (Sala) che prevedeva il Parco
delle cascine” è davvero poco se si tratta dell’unico argomento posto a difesa
delle proprie buone intenzioni. Anche perché il Pd impiega molto poco a
smentirlo: quando fu revocato il PGT Sala noi dicemmo: adottiamolo, per non
perdere ulteriore tempo, ma approviamo nel frattempo tutte quelle osservazioni innovative
che renderebbero il PGT della Giunta Sala di fatto un altro
piano di governo.
Semmai,
vorremmo rammentare che quando il PGT Sala fu approvato i consiglieri del
Partito democratico abbandonarono l’aula (insieme al consigliere leghista
Alessandro Brianza), nell’intento di far venir meno il numero legale ed
impedire quindi l’adozione del piano. Lavori in Corso, invece, restò in aula. E
pur votando contro, garantì il numero legale e la regolarità della votazione
finale; se avessero abbandonato anche loro l'aula, il PGT Sala non sarebbe
passato e il futuro sarebbe stato ben diverso.
Non abbiamo
avuto difficoltà, come Partito democratico ad apprezzare la scelta di affidare
la redazione del PGT all’Ufficio di Piano, costituito da personale interno (dirigenti,
funzionari e loro coordinati); né abbiamo negato valore al lavoro – tecnico –
di ricognizione dello stato di fatto e di rielaborazione di tutti i documenti
ed elaborati grafici (seppure su basi cartografiche non aggiornate e con
qualche giustificabile svarione). Molti di questi errori li abbiamo anche
segnalati nelle nostre osservazioni, dimostrando così spirito costruttivo e
senso di responsabilità verso la città.
E tuttavia,
anche a motivo dell’incredibile leggerezza con la quale si prevede di lasciare
a se stesse le cascine cittadine, che pure un tempo si dichiarava di voler
difendere da speculazioni e interessi ben definiti, abbiamo espresso molte
critiche al Piano di questa maggioranza “minimale”.
Sono troppe
e gravi le carenze che emergono dal progetto di tutela ambientale della
maggioranza (interne ed esterne al tessuto urbano consolidato) e non capiamo se
colpevoli o scientemente situate, che il primo dovere che sentiamo, come forza
politica di opposizione, è di denunciarne i limiti, con strumenti interni ed
esterni al Consiglio comunale. Abbiamo depositato con altri diciotto osservazioni,
ora sarà nostra cura illustrarle alla cittadinanza, per farla conscia dei
rischi che la città di Cantù corre: il rischio di un disimpegno per la tutela
dell’ambiente urbano, e il rischio di una scelta programmatoria a favore di chi
più ha a discapito di chi meno ha; la certezza infine che da questo Piano
nascerebbe un aumento deciso del cemento in città, a discapito dei proclami
della campagna elettorale degli attuali amministratori di maggioranza, nella
quale si urlava “Stop al cemento”.
1 commento:
parlate tanto di arroganza di questa maggioranza e non vedete cosa sta facendo il pd di Como sulla questione parcheggi di piazza Roma...quello si che è dilogo e responsabilità...
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