Vi è un motivo per cui movimenti politici canturini tanto diversi, come la
Lega Nord e Lavori in corso, abbiano subito una parallela deriva in materia
urbanistica?
Entrambi giuravano una rinuncia alla spinta edificatoria: la
Lega sosteneva in un suo manifesto “Basta cemento sulla terra dei nostri
padri”; la coalizione civica Lavori in corso si accontentava di espressioni meno poetiche, ma altrettanto chiare
come “Stop al cemento!” E però, preso il potere, hanno entrambi contraddetto
l’ispirazione originaria.
Sarà la concretezza dell’agire politico, o sarà
l’opportunismo; saranno i mutamenti dell’agire sociale o saranno le pressioni
degl’interessi immobiliari, fatto sta
che, volendo dimostrare di misurarsi con il mondo, sono incorsi negli errori che intendevano governare.
I cittadini faranno presto esperienza di un disegno
urbanistico e ambientale confuso, inadeguato e velleitario allo stesso tempo (e
quindi pericoloso).
Certo è che, di fronte a critiche sollevate da ben 350 canturini
e/o loro associazioni esponenziali, in questo momento al responsabile
dell’urbanistica cittadina non resta che sollevare argomenti polemici del tutto
fuorvianti.
L’assessore Latorraca ha tutta la convenienza a non entrare
nel merito dei rilievi concreti (che avremo modo di presentare, uno per uno)
procedendo nel solito processo alle intenzioni altrui. All’assessore, che
accusa il Partito democratico per aver espresso pubblicamente le proprie
valutazioni critiche, non resta che questa via, infatti, volendo forse evitare
di entrare nel merito delle singole osservazioni segnalate. Ma confidiamo che
prima o poi tali osservazioni dovrà leggerle…
Tra tutti, il più risibile dei suoi rilievi consiste
nell’imputare al Partito democratico quanto avrebbe desiderato accadesse lo
scorso anno, quando la maggioranza decise di revocare il Piano della Giunta
Sala. (Scrive L’assessore: “Dimentica, Antonio Pagani che, in Commissione
Urbanistica, il suo partito ed egli stesso, in Consiglio Comunale, affermarono
che avrebbero preferito approvare … il PGT della passata maggioranza! Ed allora
come si può chiedere il confronto con il PRG vigente se addirittura il PD
intendeva portare a compimento uno strumento che prevedeva un consumo di suolo
di 170.000 metri quadrati?”).
Qui, l’operazione retorica di Latorraca mostra tutta la sua
debolezza. Non si costruisce una tesi del genere su una valutazione di comodo
delle altrui intenzioni, ma su fatti circostanziati e concreti. E all’assessore
mancano i fatti.
Il Partito democratico chiede infatti nel 2012 di procedere
nella fase di approvazione del PGT Sala, certo; ma chiede di farlo accogliendo
le osservazioni che i cittadini, lo stesso Pd, la Provincia di Como hanno
avanzato. Il che porterebbe alla definizione di un piano urbanistico certamente
novellato rispetto al pesante carico previsto dal piano Sala originario.
(Questo fatto l’assessore dimentica di rammentare).
La Giunta e la maggioranza si orientano invece su un’altra
via: revoca del PGT Sala e nuovo iter per il PGT. Questo sì è un fatto, che può
essere valutato concretamente. La scelta di revocare quel piano ha avuto la conseguenza
di far perdere ai canturini un anno e più di tempo; il che, nelle
condizioni di crisi in atto, rappresenta un’opzione sconsiderata e
irresponsabile.
Rammentiamo che una volta revocato il PGT, la Giunta
Bizzozero realizzò un timing che
addirittura vantava l’ approvazione del piano entro lo scorso dicembre! Abbiamo
visto come è andata.
Ora, anziché procedere con le polemiche suggeriamo
all’assessore di attenersi alla propria funzione di responsabile di un
importante ruolo programmatorio, chiamato a grande impegno in fase di controdeduzioni alle osservazioni.
Resti al tema e risponda nel merito su quanto abbiamo
sollevato: sul De Amicis, le cascine, il peso insediativo del PGT, la
contraddizione tra il consumo di suolo pubblicizzato e la reale edificabilità
concessa, l’assenza d’interventi programmatori di varia natura, persino sulla
segnalazione di errori e incongruenze formali del piano.
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