Pubblichiamo il testo del documento definito nella riunione del Direttivo cittadino del Partito democratico di Cantù del 16 settembre scorso.
Il Partito democratico di Cantù strinse, in vista dello
scorso ballottaggio, un accordo programmatico di sostegno al candidato sindaco
Bizzozero; un accordo che si giustificava per una condivisione di valori
culturali e per la comune esigenza del cambiamento.
Oggi, sono venuti meno i presupposti valoriali che pure erano stati declinati nel conseguente comunicato
congiunto del 14 maggio 2012. Alcune
pregiudiziali, che avevamo condiviso con LIC nella comune esperienza
d’opposizione, e che erano culminate in iniziative comuni contro interventi di
natura razzista e xenofoba della Giunta Sala, si sono infrante contro
l’incomprensibile e ingiustificata decisione di autorizzare il raduno dei
nazisti di tutta Europa a Cantù.
Ma ancor più drammatiche sono state le pretestuose
giustificazioni addotte per motivare quell’autorizzazione. In un tale quadro,
nulla è stata la reazione di esponenti della maggioranza, che pure conosciamo
per coscienziosi democratici. Il che
chiarisce molto della natura di tale maggioranza, quale si è realmente
dimostrata, al di là di proclami e sedicenti dichiarazioni di principio.
Tali fragilità politiche dimostrano oltretutto quanto sia
inadeguata l’attuale maggioranza, sia per oggettiva esiguità del suo consenso,
sia per la fragilità sostanziale e l’isolamento amministrativo e istituzionale
di tale esperienza.
In questo quadro politico il Partito democratico di Cantù riconferma
il proprio impegno ad affrontare i temi vitali della convivenza civile urbana:
le problematiche di bilancio; la discussione sul PGT in fase di approvazione; i
temi dei servizi ai cittadini; la problematica degli aumenti tariffari e della
pressione fiscale comunale, sono tutti argomenti che necessitano di unità e non
di strumentali divisioni. E tuttavia la mutata natura della maggioranza la
rende oggi inaffidabile e instabile: pertanto il Partito democratico di Cantù dichiara
esaurita la sostanza politica dell’accordo raggiunto lo scorso 14 maggio 2012; demanda al proprio congresso ormai imminente il compito di delineare un’alternativa
credibile, realistica, non velleitaria all’attuale maggioranza; assume
un ruolo di credibile opposizione alla deriva demagogica che oggi caratterizza
le scelte dell’amministrazione.
Nessun commento:
Posta un commento