mercoledì 26 giugno 2013

Palazzetto: "La Giunta batta un colpo"









(nella foto, i promotori del nuovo Palazzetto, Sala e Cappelletti)

Nel seguente comunicato stampa, il capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale, Antonio Pagani, lancia un segnale d'allarme sui ritardi che si registrano nei lavori per l'edificazione del palazzetto di Cantù. Dei trecento giorni affidati alla Turra, ne sono passati ormai quasi sessanta, e ora si assiste alle ferie di giugno, ancor prima di aver cominciato "a lavorare".
 

           
 I “fatti” finora hanno registrato una serie di complicazioni realizzative, riconosciute dall'Amministrazione, tradottesi nella concessione di una proroga; altro punto saliente è la deliberazione dell'Autorità di Vigilanza sugli atti della Pubblica Amministrazione che sancisce l'eccessivo sbilanciamento, a sfavore del Comune, nella suddivisione degli oneri previsti nel Piano economico e finanziario del project-financing.

Da qualche tempo si è aggiunta la preoccupazione per l'eccessiva lentezza nei lavori e, in questi giorni, la notizia della chiusura del cantiere per ferie nel mese di agosto, quando invece si dovrebbe accelerare il passo.

La Giunta tiene sulla questione un profilo troppo burocratico: fa quello che la convenzione pone a suo carico e per il resto attende che il partner privato faccia, ovviamente, la sua. Ho l'impressione di assistere alla tipica partita di calcio nella quale una delle due squadre, per evitare possibili rischi, stia in attesa dell'errore dell'avversario, per punirlo. 

E’ invece questo il momento di mettere in campo un po' di coraggio ed evitare che un "progetto" (anche discutibile, ma ormai avviato) si possa tramutare in un "disastro". Il mio pensiero lo esprimo di seguito schematicamente nella speranza di aprire una discussione proficua e, specialmente, diffusa con lo scopo di arrivare all'obiettivo. 

a)    Il "project-financing" stabilisce obblighi reciproci tra pubblico e privato per realizzare un'opera riconosciuta di pubblica utilità; l'inadempienza anche di una sola parte causa il fallimento del progetto.

b)    Nella gestione del project-financing l'ente pubblico deve muoversi anche oltre i limiti previsti dalla convenzione perché deve considerare gli interessi più generali della collettività e le ricadute negative che sulla stessa provocherebbe la mancata realizzazione dell’opera pubblica prevista.

c)     Avvertendo eventuali criticità nella realizzazione dell'opera da parte del partner privato, l'ente pubblico deve quindi interrogarsi sulle cause e attivarsi, oltre gli obblighi contrattuali come già detto, per contribuire a indirizzare i problemi verso la soluzione, utilizzando tutte le “armi” a sua disposizione.

d)    Ritenevo che dopo il recente riavvicinamento con Cinelandia, che avrebbe portato, stante le dichiarazioni fatte, a circa il 60% l'assegnazione degli spazi commerciali previsti nel progetto, la Turra avesse parzialmente risolto la scarsità di liquidità che aveva fino a quel momento condizionato l'avanzamento dei lavori. Questo, però, sembra non essere accaduto: quali altre cause, ancora non sono conosciute, si sono aggiunte?

Sarebbe opportuno che la Giunta, che certamente "sta osservando con attenzione” lo stato dei lavori e non può non aver avvertito la mancata accelerazione di passo, si attivi per conoscere i motivi di quello che sta diventando agli occhi di tutti un ritardo preoccupante!

e)     Negli articoli di stampa in materia si cita un tema che sta girando nella tifoseria (solo?): la possibile riqualificazione del Pianella con un'operazione tutta privata. L'assessore Latorraca, interrogato specificatamente in merito, ha dichiarato in Consiglio Comunale che l'unico progetto esistente per la Giunta è quello concernente il project-financing. Ciò non significa però escludere l'esistenza di un piano alternativo.

Evenienza che se dovesse veramente rendersi concreta produrrebbe conseguenze "ambientali", finanziarie e politiche piuttosto gravi e il danno che ricadrebbe sulla città sarebbe notevole, anche solo in termini d’immagine.

La Giunta ritiene veramente infondate tali voci e di conseguenza stare ancora ad aspettare con il pericolo di trovarsi superata dagli eventi?

Io, Vittorio Spinelli e la coalizione che ci sostiene ci sentiamo impegnati a fare la nostra parte e ad attivare, per ogni necessità, anche tutti i nostri referenti istituzionali (in Regione e in Parlamento) che si sono sempre dimostrati disponibili e attivi.

La Giunta e i gruppi consiliari di maggioranza vogliono battere un colpo?

 

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