(nella foto, i promotori del nuovo Palazzetto, Sala e Cappelletti)
Nel seguente comunicato stampa, il capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale, Antonio Pagani, lancia un segnale d'allarme sui ritardi che si registrano nei lavori per l'edificazione del palazzetto di Cantù. Dei trecento giorni affidati alla Turra, ne sono passati ormai quasi sessanta, e ora si assiste alle ferie di giugno, ancor prima di aver cominciato "a lavorare".
Da qualche tempo si è aggiunta la
preoccupazione per l'eccessiva lentezza nei lavori e, in questi giorni, la
notizia della chiusura del cantiere per ferie nel mese di agosto, quando invece
si dovrebbe accelerare il passo.
La Giunta tiene sulla questione un profilo troppo
burocratico: fa quello che la convenzione pone a suo carico e per il
resto attende che il partner privato faccia, ovviamente, la sua. Ho
l'impressione di assistere alla tipica partita di calcio nella quale una delle
due squadre, per evitare possibili rischi, stia in attesa dell'errore
dell'avversario, per punirlo.
E’ invece questo il momento
di mettere in campo un po' di coraggio ed evitare che un "progetto"
(anche discutibile, ma ormai avviato) si possa tramutare in un
"disastro". Il mio pensiero lo esprimo di seguito schematicamente
nella speranza di aprire una discussione proficua e, specialmente, diffusa con
lo scopo di arrivare all'obiettivo.
a)
Il "project-financing" stabilisce
obblighi reciproci tra pubblico e privato per realizzare un'opera riconosciuta
di pubblica utilità; l'inadempienza anche di una sola parte causa il fallimento
del progetto.
b)
Nella gestione del project-financing l'ente
pubblico deve muoversi anche oltre i limiti previsti dalla convenzione perché deve
considerare gli interessi più generali della collettività e le ricadute
negative che sulla stessa provocherebbe la mancata realizzazione dell’opera
pubblica prevista.
c)
Avvertendo eventuali criticità nella
realizzazione dell'opera da parte del partner privato, l'ente pubblico deve
quindi interrogarsi sulle cause e attivarsi, oltre gli obblighi contrattuali
come già detto, per contribuire a indirizzare i problemi verso la soluzione,
utilizzando tutte le “armi” a sua disposizione.
d)
Ritenevo che dopo il recente riavvicinamento
con Cinelandia, che avrebbe portato, stante le dichiarazioni fatte, a circa il
60% l'assegnazione degli spazi commerciali previsti nel progetto, la Turra
avesse parzialmente risolto la scarsità di liquidità che aveva fino a quel
momento condizionato l'avanzamento dei lavori. Questo, però, sembra non essere
accaduto: quali altre cause, ancora non sono conosciute, si sono aggiunte?
Sarebbe opportuno che la Giunta,
che certamente "sta osservando con attenzione” lo stato dei lavori e non
può non aver avvertito la mancata accelerazione di passo, si attivi per
conoscere i motivi di quello che sta diventando agli occhi di tutti un ritardo
preoccupante!
e)
Negli articoli di stampa in materia si cita un
tema che sta girando nella tifoseria (solo?): la possibile riqualificazione
del Pianella con un'operazione tutta privata. L'assessore Latorraca,
interrogato specificatamente in merito, ha dichiarato in Consiglio Comunale che
l'unico progetto esistente per la Giunta è quello concernente il project-financing.
Ciò non significa però escludere l'esistenza di un piano alternativo.
Evenienza
che se dovesse veramente rendersi concreta produrrebbe conseguenze
"ambientali", finanziarie e politiche piuttosto gravi e il danno che
ricadrebbe sulla città sarebbe notevole, anche solo in termini d’immagine.
La Giunta ritiene veramente
infondate tali voci e di conseguenza stare ancora ad aspettare con il pericolo
di trovarsi superata dagli eventi?
Io, Vittorio Spinelli e la coalizione che ci sostiene ci sentiamo
impegnati a fare la nostra parte e ad attivare, per ogni necessità, anche tutti
i nostri referenti istituzionali (in Regione e in Parlamento) che si sono
sempre dimostrati disponibili e attivi.
La
Giunta e i gruppi consiliari di maggioranza vogliono battere un colpo?
Nessun commento:
Posta un commento