martedì 12 febbraio 2013

Carlo Dell'Aringa a Cantù: le proposte del Partito democratico sul lavoro


Il prossimo venerdì 15 febbraio, alle ore 21, presso l'aula magna dell'Enaip (Via XI Febbraio 8, Cantù), il prof. Carlo Dell'Aringa (Capolista del Partito democratico nella circoscrizione Lombardia II della Camera dei deputati, docente di Economia politica all’Università Cattolica Milano) e l'on. Chiara Braga, candidata Camera dei deputati, interverranno a Cantù per illustrare il programma del Partito Democratico per rilanciare il lavoro e l’economia.



Ne discuteranno con loro Beppe Livio, sociologo, Alessandro Tarpini, segretario camera del Lavoro di Como, Andrea Monti, geologo precario, Gianluigi Cambiaghi, della RSU dell'ELECA di Cantù, Alberto Bergna, segretario dell CNA provincia di Como.

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Presentiamo di seguito n estratto della parte del programma del Partito democratico sui temi del lavoro e dell’occupazione.

 “Più importante delle norme sul lavoro è la possibilità oggi di dare più lavoro. Fermi restando gli impegni sulla tenuta dei conti pubblici, in una fase così dura di recessione, per noi è importante riuscire a dare più lavoro.
Da questo punto di vista è decisivo il contributo che può venire da progetti in sede europea, ma anche alcune iniziative in Italia.
A cominciare dalla possibilità, per i comuni con un bilancio in equilibrio, di poter avviare opere già pronte per la realizzazione e che siano utili. Per esempio, ristrutturazione del patrimonio abitativo, pubblico e privato. Salvaguardia del territorio. Riconversione energetica. Riflessi della politica industriale e dell’impegno nella green economy .

Vanno viste meglio le norme per garantire l’ingresso dei giovani al lavoro e per ridurre la precarietà. Più in particolare, per combattere la precarietà bisogna fare in modo che il lavoro stabile costi meno del lavoro precario, e dunque divenga più conveniente.
E’ un obiettivo che la riforma Fornero non ha raggiunto, perché ha determinato un incremento dei contributi per i contratti atipici, non un abbassamento del costo per i contratti stabilizzati. Anzi, ora sarà necessario evitare il rischio che l’aumento delle aliquote contributive per i lavoratori a progetto e con partita Iva si traduca solo in una riduzione del loro reddito netto. Vanno inoltre trovati meccanismi di rappresentanza e rappresentatività nei quali i lavoratori si riconoscano”.

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