mercoledì 2 gennaio 2013

TARES, la nuova tassa ci preoccupa. Una riflessione dei consiglieri comunali del Pd

La TARES (tassa comunale sui rifiuti e i servizi) è l’argomento di questi giorni.
Diversi cittadini, stando a quanto ha dichiarato il Sindaco, hanno già avuto modo di lamentarsene e, prevediamo, altri se ne aggiungeranno nei prossimi giorni.
Dover sostenere un aggravio di tassazione il “giorno dopo” aver versato l’IMU, e in attesa di sobbarcarsi gli aumenti annunciati su bollette energetiche e altri servizi, non può che accrescere il malcontento e, in chi si trova ai limiti della sostenibilità, anche la rabbia generata dal sentirsi impotenti.
Ci chiediamo, come pubblici amministratori anche se di minoranza, se non sia proprio possibile trovare una soluzione per non lasciarsi sopraffare dall’immobilismo che rischia di prevalere quando ci si imbatte in un ostacolo a prima vista insuperabile.
Procediamo allora con ordine, partendo dall’ostacolo.
Cosa prevede, sinteticamente, la norma che istituisce la TARES?
1)        tutte le spese riguardanti la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti devono essere interamente coperte;
2)        creazione di una “addizionale” pari a 30 cent/€ al mq. (elevabile dai singoli Comuni fino a un massimo di 40 cent/€) per finanziare i cosiddetti “servizi indivisibili” (illuminazione pubblica, asfaltatura, ecc.);
3)        ulteriore taglio dei trasferimenti agli Enti Locali per un miliardo di Euro, su base nazionale.
Quali le prevedibili conseguenze per il bilancio del nostro Comune e, di conseguenza, per quelli delle nostre famiglie?
1.        Il Comune di Cantù copre quasi interamente le spese di raccolta; nella relazione programmatica allegata al Bilancio Pluriennale 2012-14 si parla del 99-100% di copertura. Non ci dovrebbero quindi essere ricadute sui cittadini.
2.        Il Sindaco ritiene che l’incremento si aggirerà intorno al 20%. I canturini dovranno sborsare circa 800.000 Euro in più (circa 4 mln di euro, infatti, la Tarsu attualmente versata). Una famiglia che ha pagato una Tarsu nel 2012 di 100 euro, dovrà versarne 20 di più.
3.        I trasferimenti dello Stato al Comune di Cantù si sono attestati lo scorso anno a circa 800.000 euro. Ipotizziamo, nell’attesa dei dati definitivi, che tutto il trasferimento venga tagliato.
Considerato che il Bilancio del Comune rimane sostanzialmente in pareggio (i soldi che incassa li “gira” all’amministrazione centrale) quale soluzione si potrebbe trovare perché il carico dei cittadini sia annullato o, almeno, significativamente ridotto?
Nella discussione sul Bilancio di Previsione 2012 la Giunta, dopo che in campagna elettorale il candidato Sindaco Bizzozero aveva promesso risparmi per un milione di euro, aveva dichiarato di aver avviato tutta una serie di tagli i cui benefici si sarebbero potuti godere integralmente solo a partire dal 2013.
Noi proponiamo che i risparmi ottenuti siano utilizzati per bilanciare il maggior prelievo previsto dalla TARES; e ciò attraverso la corrispondente riduzione del gettito dell’addizionale comunale.
Proponiamo anche, in concorrenza o in alternativa secondo le necessità, di valutare l’utilizzo delle eventuali maggiori disponibilità derivanti dalla legge di stabilità 2013 che, grazie alle pressioni dell’ANCI, ha disposto la riduzione della compartecipazione dello Stato sul gettito dell’imposta municipale e, in particolare dal 2013, attribuisce ai Comuni tutto il gettito diverso dalla prima casa, con esclusione degli immobili di categoria D (opifici, negozi, alberghi, ecc.)
Per fornire qualche riferimento un poco più pratico formuliamo una serie di ipotesi:

a)        Copertura totale del maggior gettito TARES: abbattimento delle aliquote di addizionale di circa il 23% con un minor gettito di circa 800.000 euro. Una famiglia che ha pagato nel 2012 100 euro di TARSU continuerà mediamente a pagare la stessa cifra.
b)        Copertura del maggior gettito TARES fino a un massimo di 500.000 euro: abbattimento delle aliquote di addizionale del 15%. Una famiglia che ha pagato nel 2012 100 euro di TARSU avrebbe mediamente un incremento di tassa di 8 euro.
c)        Copertura del maggior gettito TARES fino a un massimo di 300.000 euro: abbattimento delle aliquote di addizionale di circa il 10%. Una famiglia che ha pagato nel 2012 100 euro di TARSU avrebbe mediamente un incremento di tassa di 12 euro.

Sottoporremo quanto sopra in occasione dei lavori della Commissione Consiliare competente nella discussione del Bilancio 2013.          

        

Antonio Pagani
Vittorio Spinelli

Consiglieri del Partito Democratico di Cantù

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