giovedì 2 ottobre 2008

Perché FI alza la voce a Cantù

E' legittimo chiedersi cosa abbia alimentato l'intervento davvero eccessivo e sopra le righe della segretaria cittadina di Forza Italia, che si scaglia contro il partito che esprime il sindaco del comune di Cantù, la Lega Nord, contro il presidente del Consiglio comunale (anch'egli leghista) e contro il capogruppo dello stesso.
E dire che solo l'anno scorso avevano vinto (di poco) le elezioni comunali giurandosi amore fraterno.
Stupisce anche il tono minaccioso con cui F.I. minaccia ritorsioni, alza la voce, annuncia sfracelli: "Se vuole restare presidente del consiglio si limiti a organizzare" dice rivolta all'avvocato Delfinetti. Come se il presidente del Consiglio sia quello che accende e spegne le luci, al più dà la parola o saluta i presenti in seduta consigliare. E' o non è una funzione politica la sua?
E dire che tra tanto alzare la voce, la segretaria cittadina di F.I. non dice una sola cosa, che avrebbe potuto dire anche a toni più bassi: noi difenderemo l'assessore alla sicurezza anche a costo di una crisi. Questo non lo dice: non può dirlo; perché in politica ogni costo ha un corrispettivo. E chi ci dice che accogliere le richiese della Lega non possa rappresentare una materia di scambio per smuovere qualche pratica che si è arenata, magari fare ripartire l'attenzione su un piano regolatore che sembra ancora in fase catatonica?

E dire che invece, nel merito, le ragioni della Lega sono del tutto condivisibili, così come abbiamo condiviso anche l’idea di ridurre da cinque a tre i consiglieri della Canturina servizi. Noi addirittura avevamo proposto l’amministratore unico. Si tratta di un’idea che andrebbe ripresa. Oggi il gruppo consigliare del Pd di Cantù ha presentato in Consiglio la mozione con cui si impegna il Sindaco a ridurre entro l'attuale gestione finanziaria gli assessori comunali da nove a sei. Chi dei cittadini canturini non apprezzerebbe da parte del Palazzo un segnale di misura e moderazione delle spese della politica?
La coordinatrice di F.I. invece sembra voler recitare la parte di Rodomonte nel teatrino della politica locale. Perché non si misura con la proposta in discussione, anziché minacciare e offendere?

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